LA NOMINA

Vodafone Business, Alessandro Magnino è il nuovo direttore



Indirizzo copiato

Dal 2021 è stato a capo della divisione grandi aziende e pubblica amministrazione e fa parte anche del comitato esecutivo. Intanto la telco completa la sperimentazione Open Ran in Italia in collaborazione con Nokia. E sull’industrial internet accelera sul modello “far-edge”

Pubblicato il 3 mag 2024



Alessandro-Magnino-Vodafone

Alessandro Magnino è il nuovo direttore di Vodafone Business Italia, nonché membro del comitato esecutivo dell’azienda. Laureato in economia all’università degli studi di Torino, è entrato in Vodafone nel 2012 dopo aver fatto esperienza in Nokia e come consulente del Gruppo Value Partners. Nel tempo ha ricoperto incarichi di crescente responsabilità in Vodafone Italia e nel gruppo, in ambito marketing and sales.

Nel Gruppo Vodafone, a capo di Vodafone Global Enterprise southern Europe – si legge in una nota dell’azienda – ha supervisionato gli account delle multinazionali in sei aree geografiche. Nel 2021 è stato nominato Head of Vodafone Global Enterprise Italy & Public Sector di Vodafone Italia, assumendo la responsabilità dello sviluppo commerciale dei segmenti Grandi aziende multinazionali e pubblica amministrazione.

“La divisione da lui guidata – spiega Vodafone – ha raggiunto negli ultimi anni numerosi traguardi, vincendo importanti gare pubbliche, come ad esempio quella per la fornitura di prodotti e servizi per la realizzazione, manutenzione e gestione di reti locali o per l’affidamento dei servizi di telefonia mobile, e firmando accordi con importanti realtà per la realizzazione di infrastrutture di rete privata 5G ibrida in diversi settori, come quello energetico o automotive”.

Open Ran, completata la sperimentazione con Nokia in Italia

Si è conclusa intanto con successo la sperimentazione Open Ran sulla rete di accesso radio 5G in Italia condotta proprio da Vodafone insieme a Nokia. I test, durati tre mesi, sono stati condotti sui siti radio 5G di Arcisate, in provincia di Varese, e Sernio, in provincia di Sondrio. “La possibilità di combinare software e hardware di fornitori diversi – sottolinea Vodafone – è alla base della Open Ran ed è fondamentale per promuovere l’innovazione e la resilienza della supply chain”.

La sperimentazione appena conclusa con esiti positivi si è posta l’obiettivo di compiere un ulteriore passo nello sviluppo dell’Open Ran, per aprire la strada a nuove funzionalità basate su software che faciliteranno l’impiego della connettività 5G in vari settori, dalla telemedicina alle case, dai trasporti alle industrie. Tutto questo nell’ottica di una maggiore flessibilità nello sviluppo delle reti mobili, confermando le potenzialità della soluzione Open Ran che garantisce funzionalità e prestazioni in linea con reti radio tradizionali attualmente in uso, come velocità di download fino a 1,1 Gbit/s e di upload fino a 160 Mbps.

Per i test sono stati usati gli apparati radio ad alta capacità AirScale Massive Mimo di Nokia e la prima implementazione del software Open Ran di Nokia in esecuzione su server hardware general Purpose di Dell, utilizzando l’infrastruttura cloud di Red Hat. “La sperimentazione – spiega Vodafone – comprende anche il nuovo sistema di gestione della rete radio MantaRay di Nokia, per una visione consolidata della rete ed un miglior monitoraggio e gestione del traffico”.

L’operatore prosegue così nel proprio piano di avere il 30% delle sue stazioni Radio base basate su tecnologia Open Ran in Europa entro il 2030, implementando siti Open Ran nel Regno Unito e in Romania.

Industrial internet, Vodafone accelera sul “far-edge”

Si chiama InstantX il nuovo progetto di punta di Vodafone per LF Edge, l’organizzazione della Linux Foundation dedicata alla collaborazione globale sull’edge computing. La caratteristica principale di InstantX è di offrire una serie di potenziali applicazioni che sfruttano tecnologie a bassa latenza e altamente reattive per far progredire l’Internet industriale, tecnologia abilitata da reti autonome 5G programmabili, edge computing e API aperte. Grazie a InstantX sarà possibile collegare macchine e applicazioni con servizi basati su cloud e alimentati dall’intelligenza artificiale, garantendo lo scambio e la distribuzione sicuri e affidabili di dati in tempo reale tra utenti di una determinata area geografica, grazie a una potenza di calcolo “far-edge” o “industrial-edge” che funziona localizzando server industriali più piccoli al di fuori di un centro dati principale, ma più vicini agli utenti.

Il ruolo di Vodafone in LF Edge

All’interno di LF Edge, che vede la partecipazione di alcuni dei nomi più importanti del mondo delle telecomunicazioni e della tecnologia, Vodafone ricopre il ruolo di membro Premier e partecipa attivamente alla governance dell’organizzazione. Infatti Sampada Basarker, Product & Platform Engineering Director di Vodafone, farà parte del governing board del progetto, con la sua presenza nel technical advisory council e in altri comitati, consentendo all’operatore di dare il proprio contributo alla direzione strategica dei progetti e allo sviluppo degli standard di settore.

“Siamo lieti di accogliere Vodafone e il suo progetto innovativo nella nostra comunità – afferma Arpit Joshipura, general nanager Networking, Edge, and IoT della Linux Foundation – La partecipazione di Vodafone darà impulso ai nostri sforzi per sviluppare framework di edge computing più robusti e interoperabili, in particolare per migliorare la connettività 5G e delle reti private mobili”.

L’edge computing open source per le reti avanzate

Questa adesione, spiega l’azienda, consente a Vodafone di sfruttare le capacità collettive dell’edge computing open-source per sviluppare reti avanzate per i clienti di Vodafone Business, che saranno in grado di sfruttare appieno le applicazioni che richiedono bassa latenza e alta affidabilità, come il 5G, l’IoT, la realtà aumentata e virtuale e i veicoli autonomi.

Oltre a questo, Vodafone è membro attivo della Linux Foundation, punto di riferimento per circa 780mila sviluppatori e migliaia di organizzazioni impegnati a codificare, gestire e scalare progetti ed ecosistemi di tecnologia aperta.

Le applicazioni di InstantX

Tra le applicazioni sviluppate da Vodafone nell’ambito di InstantX ci sono quelle, già testate con successo, che riguardano i sistemi di sicurezza stradale migliorati in diversi Paesi europei, che consentono a pedoni, ciclisti e automobilisti e ai loro veicoli di condividere tra loro informazioni vitali come avvisi di pericolo e condizioni stradali difficili.

Altri utilizzi potenziali, spiega Vodafone, includono il coordinamento e il controllo di robot autonomi nelle fabbriche intelligenti per evitare collisioni con altre macchine e, soprattutto, con le persone, o l’ausilio a tracciare, monitorare e controllare i droni oltre la linea di vista che trasportano forniture vitali.

Articoli correlati

Articolo 1 di 5