L’intervento

Piccinetti, Infratel: “Al lavoro per l’Italia connessa, l’obiettivo è eliminare il digital divide”



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“Promuoviamo la diffusione della banda ultralarga e del 5G su tutto il territorio nazionale, soprattutto nelle aree dove non esiste mercato: la connettività è sinonimo di libertà”

Pubblicato il 26 giu 2024



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Il ruolo di Infratel per l’Italia digitale è stato al centro dell’intervento di Pietro Piccinetti, Amministratore delegato di Infratel, a Telco per l’Italia. “In questo momento cruciale della nostra storia, la tecnologia deve finalmente confrontarsi con l’etica, mentre economia digitale e innovazione sono diventate parole chiave per affrontare le sfide globali. In questo contesto, Infratel Italia è costantemente impegnata nella transizione digitale“, ha dichiarato Piccinetti.

Infratel Italia è operativa dal 2005 con l’obiettivo di creare le infrastrutture abilitanti alla banda larga nelle aree del Paese di scarso interesse economico per gli operatori privati, ha ricordato Piccinetti. “È cresciuta negli anni come società deputata alla realizzazione di infrastrutture di rete di telecomunicazioni a banda larga e ultralarga e all’eliminazione del divario digitale nel Paese, per soddisfare le esigenze di connettività di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni ed eliminare gli ostacoli allo sviluppo dei territori cosiddetti digitalmente marginali del Paese”, ha affermato l’Ad di Infratel.

“Nel panorama globale, dove tecnologia e connettività sono diventate le colonne portanti del progresso economico e sociale, il ruolo di Infratel è centrale per garantire che l’Italia non resti indietro”, ha proseguito Piccinetti. “Infratel Italia ha, infatti, un obiettivo ambizioso: promuovere la diffusione della banda ultralarga e del 5G su tutto il territorio nazionale, soprattutto nelle aree dove non esiste mercato“. Infratel Italia, ha ricordato Piccinetti, “negli anni ha abilitato cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni alla fruizione dei servizi digitali, affermando il principio secondo cui la connettività è sinonimo di libertà“.

La banda ultralarga e il 5G sono il cuore pulsante di una società digitale moderna“, ha detto ancora Piccinetti. “Consentono alle imprese di tutte le dimensioni di innovare, aiutano gli enti pubblici a offrire servizi più efficienti e migliorano la qualità della vita delle persone, facilitando l’accesso a risorse educative, sanitarie e culturali. Infratel lavora instancabilmente per sviluppare queste infrastrutture, collaborando con enti locali, operatori privati e comunità per realizzare progetti che trasformeranno il volto del nostro Paese”.

Infratel per le infrastrutture digitali: i risultati

Oggi Infratel Italia è esecutore dei piani di intervento pubblico per le infrastrutture digitali e per la diffusione di servizi basati su connettività ultraveloce. Come è noto, gli interventi attuati da Infratel Italia sono finanziati mediante un accordo di programma con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy – Mimit e una convenzione con il Dipartimento per la trasformazione digitale presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, Invitalia e Infratel Italia. Nell’ambito dell’Accordo di programma con il Mimit ricadono le reti realizzate negli anni con il modello diretto e il piano aree bianche in concessione, di cui Piccinetti ha fornito i numeri.

Con il modello diretto Infratel Italia ha costruito un’infrastruttura di rete in fibra ottica di backhauling per oltre 20.000 km, per collegare alle grandi dorsali nazionali circa 3.000 comuni italiani e ha costruito infrastrutture di rete di accesso in fibra ottica Fttx in 604 comuni; ad oggi, la società offre fibra spenta in modalità Iru ad oltre 70 diversi operatori.

Per quanto riguarda la rete in concessione realizzata da Open Fiber, la rete pubblica collega 4.964 comuni (su 6.045). Ad oggi sono vendibili 6,7 milioni di unità immobiliari (su 8,4 milioni previste a piano)

C’è poi il progetto WiFi Italia che vede circa 600.000 utenti registrati alla rete federata al progetto e oltre 10.000 access point installati in oltre 1.700 comuni.

“Grazie a questi interventi, milioni di italiani che vivono in zone rurali o periferiche stanno finalmente ottenendo accesso a una connettività di qualità, indispensabile per competere in un’economia sempre più digitalizzata”, ha affermato Piccinetti.

Gli interventi del Pnrr

Infratel Italia, ai sensi della convenzione con il Dipartimento per la trasformazione Digitale, è anche soggetto attuatore degli interventi del Governo compresi nell’investimento 3 “Reti ultraveloci” della Missione 1 – Componente 2 del Pnrr e del Piano Isole Minori, ai quali sono state dedicate il 14% delle risorse totali del Piano nazionale di ripresa e resilienza. “Questo dato evidenzia la centralità delle iniziative di connettività per i prossimi anni e il ruolo decisivo che ha assunto Infratel Italia nel promuovere l’infrastrutturazione digitale del Paese”, ha affermato Piccinetti.

Ma il lavoro di Infratel non si limita alla costruzione di infrastrutture di rete abilitanti i servizi a banda ultralarga, ha concluso Piccinetti. La società è, infatti, impegnata anche in attività di offerta dei servizi, per tramite degli operatori di telecomunicazioni, e di sensibilizzazione per assicurare che la popolazione e il tessuto produttivo siano preparati a sfruttare al meglio le nuove tecnologie. Iniziative come il Piano Scuola e il supporto alle Pmi per la transizione digitale sono esempi concreti di come Infratel stia contribuendo a creare una cultura digitale diffusa e inclusiva.

Con il Piano Sanità Connessa Infratel Italia lavora alla creazione di reti avanzate ad alta capacità per la connessione ultraveloce per oltre 8.700 strutture sanitarie pubbliche, diffuse in tutta la Penisola.

Venendo agli avanzamenti sui progetti Pnrr, Piccinetti ha evidenziato, per il Piano Italia 1 Giga, 752.000 civici connessi (22%). Per supportare gli operatori per il reperimento della manodopera, per il rilascio dei permessi necessari nonché per l’esecuzione dei lavori, sono state introdotte diverse azioni, di concerto con il Dipartimento. Sono, inoltre, in corso le attività attuative dell’articolo 20 comma 5bis del Decreto-legge 19/2024.

Per il Piano 5G densificazione sono 213 aree coperte su 1.385 previste. Per il Piano 5G backhaul, 4.444 stazioni radio connesse su 9.698 previste. Per il Piano Sanità Connessa, 25% delle 8.700 sedi previste. Per il Piano Scuola Connesse, 46% delle 9.000 sedi previste. Questo intervento è a complemento del Piano Scuole 1, avviato nel 2021. Nel complesso i due piani porteranno la connettività a 1 Giga ad oltre 35.000 scuole italiane.

A fine 2024 avremo la soddisfazione di concludere il Piano Isole Minori, che doterà di collegamenti ottici sottomarini 21 isole tra Lazio, Puglia, Sicilia, Toscana e Sardegna entro la fine del 2024, nel rispetto dei target Pnrr assegnati all’Italia”, ha evidenziato Piccinetti.

Linee di credito per le società della rete

Due esempi del nuovo impulso dato da Infratel alle sue attività sono emblematici”, ha proseguito l’Ad: “abbiamo avviato una serie di incontri con le Regioni, insieme al Dipartimento per la trasformazione digitale, con le istituzioni locali, le aziende del settore Tlc e gli operatori per fare il punto della situazione. Questi incontri ci hanno portato in Toscana, Lazio, Lombardia, Liguria e Calabria, e molti altri sono in programma. Inoltre, ci siamo fatti promotori, attraverso alcune banche italiane, di linee di credito dedicate alle imprese realizzatrici di rete, grazie al coinvolgimento di Anie Sit, con tassi agevolati e anticipo su fatture. Pochi giorni fa – poi – è stato siglato, insieme al Dipartimento per la trasformazione digitale, il Ministero della Giustizia, e tutti gli operatori aggiudicatari dei bandi, un protocollo di intesa per la formazione e l’impiego delle persone detenute nei cantieri della banda ultralarga. Un accordo che ha una doppia valenza: rispondere alla carenza di manodopera che affligge i cantieri e contribuire al reinserimento delle persone detenute, offrendo loro formazione e lavoro”.

L’etica e la giustizia sociale nella connettività

La missione di Infratel, infatti, “è anche quella di fungere da propulsore per l’integrazione della giustizia sociale nella connettività, assicurando che l’accesso alle tecnologie digitali non sia un privilegio, ma un diritto fondamentale. Concorriamo a creare una società digitale inclusiva, che rispetti la diversità e promuova l’equità in termini di opportunità e benefici derivanti dalla connettività. Sappiamo che il futuro che ci attende sarà sempre più connesso e interdipendente, e l’Italia deve essere pronta ad affrontare questa sfida. Lasciatemi dire”, ha concluso Piccinetti, “che sono davvero molto orgoglioso di rappresentare un’azienda che è essenziale per costruire le fondamenta di una società digitale per tutti”.

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