LA TRIMESTRALE

Microsoft crolla a Wall Street: Azure delude e nuovo down dei servizi online



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La unit cloud mette a segno risultati inferiori alle attese e “oscura” le ottime performance sul fronte dei profitti e dei ricavi. E nel giorno della presentazione dei conti un malfunzionamento dei servizi cloud, a partire proprio dai server Azure, impatta a cascata su 365, Github, Teams e Xbox Live. E questa volta non c’è di mezzo Crowdstrike

Pubblicato il 31 lug 2024



Cloud, digital transformation

Microsoft archivia il secondo trimestre con utile netto e ricavi sopra le attese del mercato, ma la business unit del cloud delude e il titolo crolla di oltre il 6% nel trading after hour a Wall Street. Come se non bastasse, un nuovo down dei servizi online, dovuto proprio a un malfunzionamento sui server Azure, affossa ulteriormente il titolo.

Le performance del trimestre e le aspettative sull’AI

L’azienda di Redmond ha chiuso il trimestre con un utile netto in crescita del 10% a 22 miliardi di dollari e ricavi in rialzo del 15% a 64,7 miliardi (rispetto alle stime di consenso degli analisti di 64,39 miliardi) grazie ai servizi cloud e dei prodotti software aziendali. Tuttavia, la crescita della sua piattaforma di servizi di cloud computing e intelligenza artificiale è stata di poco inferiore alle aspettative, con ricavi aumentati del 29% contro il 30,58% stimato dalla società di ricerche di mercato Visible Alpha. Tanto è bastato per innescare il ribasso del titolo.

Ormai, infatti, i risultati finanziari di Microsoft si misurano primariamente con i ricavi prodotti dall’AI generativa, tecnologia che richiede investimenti astronomici. Azure, la piattaforma cloud che ospita i nuovi strumenti di GenAI, ha quindi deluso chi ha sostenuto con enormi risorse questa trasformazione, soprattutto negli ultimi mesi.

La verità è che per il momento – e probabilmente ancora per molto – il settore comporta, più che facili guadagni, una spesa massiccia in centri dati, energia, componenti elettronici e risorse umane. In aprile, Amy Hood, direttore finanziario di Microsoft, aveva riconosciuto che “la spesa in conto capitale aumenterà in modo significativo” e ha osservato che l’azienda sta affrontando “una domanda di AI leggermente superiore alle sue attuali capacità”. Basti ricordare che quest’anno il gruppo ha annunciato più di 15 miliardi di dollari di investimenti nella tecnologia all’estero, dalla Germania e dalla Francia al Giappone e all’Indonesia, in particolare per costruire e finanziare le necessarie infrastrutture tecniche ed energetiche.

Del resto la situazione è la stessa per tutti i principali player del settore: nonostante i risultati migliori del previsto, la scorsa settimana anche il titolo di Google ha subito un calo a Wall Street a causa delle spese superiori alle previsioni del mercato.

Nuovo down per i servizi online

Come accennato, le brutte notizie per Microsoft però non sono finite. Nelle scorse ore un nuovo down, stavolta non legato alla cybersecurity di Crowdstrike, ma al funzionamento dei suoi servizi cloud, a partire dai server Azure, ha impattatosui servizi di email, Microsoft 365 e Xbox Live.

DownDetector ha ricevuto centinaia di segnalazioni dagli utenti a partire dal primo pomeriggio di ieri: tra le lamentele ci sono il mancato accesso alle mail e la mancata ricezione di inviti sul calendario. I problemi si sono estesi anche ai gamer, con gli utenti di Xbox e Minecraft che stanno sperimentato difficoltà. ”Stiamo attualmente indagando sui problemi di accesso e sul degrado delle prestazioni di diversi servizi e funzionalità di Microsoft 365. Ulteriori informazioni sono disponibili sotto MO842351 nell’admin center”, ha comunicato la società con un post su X.

Microsoft ha anche segnalato che la sua piattaforma Intune, che gestisce le risorse organizzative delle aziende, e Entra sono state colpite dai disservizi. Entra è una risorsa basata sul cloud che fornisce servizi di autenticazione e autorizzazione per Microsoft Azure, 365 e altri servizi di terze parti. Pure la Power Platform, che aiuta le imprese a costruire applicazioni, analizzare dati e automatizzare flussi di lavoro, è stata coinvolta. Il disservizio si è esteso anche alla piattaforma per sviluppatori GitHub e a Microsoft Teams.

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