Google-Altroconsumo, un vademecum per la sicurezza digitale

Nasce “Vivi Internet, al sicuro” sugli utilizzi del Web anti-hacker. Roberto Viola: “Pronti a sperimentare nuove forme di protezione degli utenti. La parola chiave è innovazione”

Pubblicato il 21 Ott 2015

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Un libretto di 32 pagine per mettere gli utenti della rete nelle condizioni di navigare in sicurezza. Di conoscere le principali minacce che vengono dall’online, e le contromisure da prendere per non cadere nelle trappole che spesso tengono gli utenti lontani dal digitale. A dare vita al progetto “Vivi Internet, al sicuro” sono due realtà che hanno per questa occasione messo da parte diffidenze e contrasti per lavorare fianco a fianco a tutela degli utenti: Google e Altroconsumo. L’iniziativa, oltre che sul libretto che spiega in maniera didascalica l’Abc della sicurezza online, da come gestire un account a come difendersi dai virus, da come orientarsi nelle ricerche a come condividere le proprie esperienze tramite i social network, fino ad arrivare ai servizi di pagamento e all’e-commerce, conterà anche su una campagna di comunicazione.

Questo è un tema che sento molto ha detto in un videomessaggio Roberto Viola, direttore generale della direzione Dg Connect della Commissione europea Ormai con Internet e con i servizi su Internet il tema della protezione del cittadino è orizzontale, abbraccia tutti i settori e tutti i servizi, parliamo di cittadini prima che di consumatori. Internet è fatto da autori pubblici e privati, e la responsabilità deve essere condivisa tra chi fa le regole e chi le applica. Siamo impegnati in consultazioni su tutti i fronti per il mondo digitale, con l’intenzione di innovare, in termini di regole e di servizi per le imprese. Siamo pronti a sperimentare nuove forme di protezione del consumatore, e nuove forme di valorizzazione tra chi fornisce i propri dati e usufruisce dei servizi e chi riceve i dati e offre i servizi. La parola chiave è innovazione”. “L’Italia ha proseguito Viola è all’avanguardia nella protezione del consumatore digitale: le procedure di conciliazione e soluzione di controversie affidate a organi non giurisdizionali sono soluzioni molto avanzate, esempi di applicazione di sistemi flessibili che guardano all’innovazione e alla protezione efficace”.

Quanto alle nuove sfide, secondo Viola “sono ancora più complicate. Oltre alla protezione contrattuale e contro gli abusi ha sottolineato c’è quella che riguarda la vita privata e la sicurezza. In parte già state colte e in parte sono da cogliere. Il cittadino deve essere tranquillo che quando usa la rete la sua sicurezza non sia messa a rischio. E’ in discussione la nuova direttiva sulla sicurezza delle reti: chiediamo che gli Stati membri facciano di più, e che i cittadini siano informati quando ci sono rischi che li riguardino. Nei prossimi passi legislativi e per i programmi di investimenti il tema della sicurezza informatica sarà tenuto in alta considerazione”.

“Il Digital divide italiano è una questione culturale prima che di infrastrutture – afferma Paolo Coppola, Parlamentare Pd, presentando l’iniziativa durante una tavola rotonda, a Montecitorio, organizzata per il gruppo interparlamentare per l’innovazione da Sergio Boccadutri (Pd) – Il digitale cambia profondamente gli strumenti e le nostre vite, e come tutti gli strumenti deve essere capito e imparato. L’azione di Altroconsumo e Google è una manifestazione di attenzione alla sicurezza, perché è giusto usare il digitale con consapevolezza, senza dare per scontato nulla”.

Secondo Stefano Quintarelli (Sc), un ruolo importante, al di là delle iniziativa di sensibilizzazione come quella nata dalla collaborazione tra Google e Altroconsumo, sarà quello che potrà essere giocato dalla Tv di Stato: “Fare divulgazione che serva ad aumentare il livello di fiducia è un’opera meritoria – afferma – Si devono conquistare gli over 55. Immagino che anche la Rai potrà avere un ruolo in questo percorso. Gli emendamenti che abbiamo presentato in questo senso, e che il Governo ci ha convinto a ritirare, diventeranno un ordine del giorno in aula, e i loro contenuti, ci hanno assicurato dal Mise, saranno recepiti nel contratto di servizio”.

“Questa iniziativa di Google e Altroconsumo – afferma Sergio Boccadutri – serve per ricordare alcune regole che potrebbero sembrare anche banali, da utilizzare in un luogo, la rete, dove si affievolisce la differenza tra essere cittadini ed essere consumatori. La guida traduce in un linguaggio semplice il minimo di sicurezza necessaria quando si naviga in rete. Nel momento in cui cerchiamo informazioni in rete diventiamo noi stessi informazioni, e si tratta di capire quali informazioni vogliamo rendere disponibili”.

A spiegare le motivazioni che hanno spinto Altroconsumo a dare vita insieme a Google Italia a questa iniziativa è Marco Pierani, responsabile delle relazioni esterne dell’associazione: “Un terzo della popolazione in Italia non ha mai avuto accesso a Internet – spiega – Il digital divide culturale è esattamente il problema italiano, e in questo le istituzioni devono aiutare. Tramite un utilizzo sicuro e consapevole di Internet l’utente diventa un consumatore più forte, che può diventare un traino per mercati più efficienti”.

“Questa campagna vuole essere uno stimolo alla discussione – afferma Enrico Bellini, public policy senior analyst di Google – Sui contenuti c’è stata molta condivisione, e a tenerci insieme è stato il focus sul consumatore e sull’utente. ‘Focus on the user, the rest will follow’ è uno dei nostri claim. Oggi il blocco psicologico e di conoscenza più forte che impedisce di sfruttare appieno la rete è il bisogno di sicurezza: per questo abbiamo dato vita alla campagna – continua – basata su un sito Internet, che raccoglie strumenti e accorgimenti per sentirsi più sicuri online. Il secondo cardine è la campagna media: è importante fare le cose, ma anche saperle fare. Il terzo punto è il dialogo, perché ci auguriamo che questa campagna sia un’occasione per tutti per discutere della sicurezza”.

Alla tavola rotonda, organizzata nella Sala della Regina di Montecitorio e moderata da Anna Masera, hanno preso parte Guido Scorza, avvocato specializzato nel diritto di Internet e presidente dell’istituto politiche per l’Innovazione, Giovanni Calabrò, direttore generale per la tutela del consumatore in Agcm, Luigi Montuori, direttore del dipartimento comunicazioni e reti telematiche del Garante della Privacy, Mario Staderini, direttore per la tutela dei consumatori in Agcom e Luca Bolognini, presidente dell’istituto italiano privacy e valorizzazione dei dati.

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