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Vaticano, al via la rivoluzione digitale. Ecco tutte le tappe

Siglata la partnership tecnologica con HD Forum Italia. Viganò: “La riforma del flusso produttivo passerà innanzitutto da un accorpamento tecnologico”. Ad ottobre convegno internazionale sulla Tv del futuro

Pubblicato il 31 Mag 2016

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Desta interesse la partnership strategica tra il Vaticano e HD Forum Italia, associazione no profit che ha l’obiettivo di divulgare la conoscenza e l’applicazione delle nuove tecnologie audiovisive. La domanda ricorrente è quale sarà la sua valenza pratica e cosa porterà in concreto. “E’ un’alleanza che si inserisce pienamente nel percorso di riforma dei media vaticani”, spiega il prefetto della Segreteria per la Comunicazione mons. Dario Edoardo Viganò confermando il crono-programma fissato nero su bianco dal ‘Motu Proprio’ con cui l’anno scorso il Papa ha sancito la creazione dell’organismo comunicativo stabilendone la mission.

Il primo passo, entro fine anno, sarà la fusione di Radio Vaticana e Centro Televisivo Vaticano in un solo ente che si chiamerà Radio Televisione Vaticana. In seguito sarà la volta di tutti gli altri media, dall’Osservatore Romano alla Sala Stampa fino alla Libreria Editrice Vaticana. “Alla base del percorso – spiega Viganò – c’è un profondo ripensamento del flusso produttivo che passerà anzitutto attraverso un accorpamento tecnologico. Si tratta della riforma di un sistema comunicativo nel suo complesso, non di una semplice riforma dei media”.

In particolare il Vaticano pensa all’implementazione di un’architettura tecnologica che favorisca la valorizzazione delle risorse umane, l’ottimizzazione dei costi e soprattutto l’interoperabilità. Mons. Viganò parla infatti di “sistemi che diano la possibilità di intervenire agilmente e quasi in contemporanea su tutte le piattaforme di distribuzione dei contenuti in vari formati: video, audio, testuale e fotografico”. E sarà una sfida interessante visto che in ballo ci sono centinaia di dipendenti nonché mezzi di comunicazione con una storia importante alle spalle. Ma cosa c’entra HD Forum Italia? “E’ di fondamentale importanza – risponde il prefetto – entrare in contatto con realtà tecnologiche così importanti che operano in vari contesti del mondo e in vari punti della filiera audiovisiva. Questo – prosegue – si traduce nella condivisione delle conoscenze e delle competenze, un valore strategico che peraltro si concretizzerà in un importante simposio internazionale sull’evoluzione tecnologica dei media che organizzeremo in autunno assieme ad HD Forum Italia”.

Il simposio si intitola Passaggi: comunicazione e tecnologie oltre le frontiere, celebrerà i 10 anni di fondazione di HD Forum Italia e porterà in Vaticano – precisamente nel Media Center ‘Pio X’ – esperti provenienti da tutto il mondo. “Sarà una due giorni di confronto sui più attuali temi tecnologici”, avverte il presidente di HD Forum Italia, Benito Manlio Mari. E ci sarà anche una nutrita area dimostrativa a dare man forte agli autorevoli oratori del comparto. “Tra questi – sottolinea – anche sei ricercatori di punta dell’associazione internazionale SMPTE che proporrà un workshop di altissimo profilo sui temi del momento”. In cima all’agenda c’è il futuro della TV che verrà affrontato con un approccio ‘agnostico’ nei confronti della tecnologia. “Questo – spiega Mari – significa partire dall’assunto che Digitale Terrestre, Broadband e Satellite costituiscono solo diverse piattaforme per portare i contenuti audiovisivi all’utente, il quale poi farà liberamente le sue scelte”.

Ed è con questo sguardo che si concentrerà l’attenzione sui progressi dell’Ultra HD e sulle più recenti evoluzioni dello standard. Proprio per dimostrare come tali soluzioni siano capaci di migliorare l’esperienza di visione, grazie all’innalzamento della qualità tecnica dell’immagine, è stato presentato il reportage ‘Behind-the-scenes’. Promosso dalla Segreteria per la Comunicazione e da HDFI, e prodotto dal Centro Televisivo Vaticano (CTV), il filmato ruota attorno al ‘dietro le quinte’ in Ultra HD/HDR della cerimonia di apertura della Porta Santa in Vaticano l’8 dicembre scorso. E ci sono anche immagini girate in differenti tecnologie come quelle mai mostrate prima sul rito della recognitio (Ultra HD-SDR); quelle di archivio sulla celebrazione presieduta da Papa Francesco in Centrafrica nel novembre 2015 che ha avviato l’Anno Santo della Misericordia (HD); e le memorabili sequenze sul Giubileo del 2000 che ritraggono San Giovanni Paolo II (SD).

“Noi non rincorriamo la tecnologia ma la vogliamo domare”, chiarisce il direttore del CTV Stefano D’Agostini. “Cerchiamo cioè di metterla al servizio del messaggio che il CTV propaga, cioè il Magistero del Santo Padre. In ogni epoca – aggiunge – questo è sempre stato l’approccio che la Chiesa ha avuto nei confronti degli ultimi ritrovati tecnologici, volendo raggiungere i più lontani con la maggiore nitidezza possibile”. Intanto, la struttura continua a produrre filmati sperimentali. E’ il caso di ‘San Pietro e le Basiliche Papali di Roma 3D’, film in 3D/K4 in coproduzione con SKY 3D che ha avuto un grande successo di pubblico e che nelle settimane scorse è approdato al festival Cannes. “Ad ottobre – annuncia D’Agostini – presso la sede delle Nazioni Unite di New York, proietteremo un’altra produzione di livello a cui temiamo in particolar modo. Si tratta de ‘L’esercito piu’ piccolo del mondo’, film sulla Guardia Svizzera con la regia di Gianfranco Pannone”.

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