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Privacy online, i siti porno blindano i dati degli utenti

Il terremoto Usa sul trattamento dati mette in allarme i giganti del web a luci rosse. PornHub e YouPorn adottano un sistema di criptaggio per evitare che gli Internet service provider possano “spiare” chi si collega e vendere le informazioni a terze parti

Pubblicato il 31 Mar 2017

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La privacy per un utente del Web che si collega a un sito porno è un “prerequisito” fondamentale della sua user experience. Se infatti l’interessato sapesse che mentre consulta PornHub o YouPorn il suo internet serivce provide sta vendendo questa informazione a terze parti, che potrebbero utilizzarla a fini pubblicitari, probabilmente non ne sarebbe particolarmente felice. E ancora più probabilmente eviterebbe di collegarsi a quei siti, non sapendo da principio come le informazioni sul proprio conto saranno utilizzate.

Un campanello d’allarme per i giganti che gestiscono il mondo a luci rosse su Internet, che dopo la bocciatura di Senato e congresso Usa della riforma dell’amministrazione Obama sulla privacy online hanno deciso di correre ai ripari criptando le proprie trasmissioni. Se infatti la riforma varata dalla Fcc, che avrebbe dovuto entrare in vigore il 4 dicembre 2017, imponeva agi internet service provider di chiedere il consenso ai propri clienti per poterli profilare o vendere le informazioni sul loro conto, il “modello Trump” esclude questa possibilità, dando margini di manovra molto più ampi agli Isp.

Così PornHub e YouPorn hanno annunciato il passaggio al “protocollo https“, che rende la connessione criptata e quindi più sicura. Il protocollo https, studiato innanzitutto per proteggere da minacce informatiche, non impedisce all’azienda fornitrice di internet di sapere che un determinato utente sta visitando un sito pornografico, ma non la mette a conoscenza dei dettagli della navigazione, come ad esempio la tipologia di video che sta guardando.

PornHub ha annunciato di aver già adottato il protocollo https, mentre YouPorn lo introdurrà il 4 aprile prossimo. “Con il passaggio all’https siamo in grado di proteggere l’identità dei nostri 70 milioni di utenti giornalieri, e anche di salvaguardarli contro l’esposizione a software malevoli”, spiega il vicepresidente di PornHub, Corey Price. I due siti, entrambi di proprietà della compagnia MindGeek, sono tra i cento più visitati al mondo secondo Google. Nella top-100 sono presenti 11 siti a luci rosse. Di questi solo cinque, compresi PornHub e YouPorn, adottano l’https.

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