PARLAMENTO UE

Netflix & Co. anche in vacanza all’estero. La Ue seppellisce il geoblocking

Il Parlamento Ue approva la portabilità dei contenuti digitali per periodi limitati di tempo. Dal prossimo anno via al consumo di streaming anche fuori dai confini nazionali. Previsti controlli a tutela del diritto d’autore. A disposizione degli Stati 9 mesi per recepire le nuove norme

Pubblicato il 19 Mag 2017

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Streaming senza frontiere, sì del Parlamento Ue alla “portabilità limitata”. Chi viaggia potrà continuare a consumare calcio, film e serie Tv offerti con i propri abbonamenti online: ma solo per periodi limitati di tempo. Con 586 sì, 34 no e 8 astensioni l’eurocamera ha approvato la rimozione delle restrizioni attualmente esistenti per l’accesso durante i soggiorni temporanei all’estero per vacanza, studio o lavoro a servizi e piattaforme quali Netflix, HBO Go, Amazon Prime, Spotify, Deezer. Per l’entrata in vigore della misura manca l’ok formale del Consiglio, quindi gli Stati membri avranno 9 mesi di tempo per trasporre la normativa nel loro ordinamento. Finora non era possibile dato che le licenze sui diritti d’autore possono essere diverse da un paese all’altro.

I fornitori di servizi con contenuti online potranno prendere misure “efficaci e ragionevoli” per verificare che l’abbonato non si sia trasferito definitivamente in un altro paese Ue e quindi stia abusando del ‘passaporto Ue. Tra i metodi di verifica, il controllo della carta d’identità, i dettagli di pagamento, le informazioni postali o sull’indirizzo IP. Gli operatori devono comunque garantire un proporzionato trattamento dei dati personali e introdurre tutele, specialmente per i controlli degli indirizzi IP. Il 64% degli europei ed il 54,7% degli italiani utilizza internet per scaricare film, musica e giochi, la portabilità e l’abolizione del data roaming a partire dal 15 giugno dovrebbero portare ad un aumento dei fruitori di questi servizi all’estero.

Le nuove norme riguarderanno solo i servizi a pagamento online, ma i fornitori di servizi gratuiti avranno la possibilita’ di rendere i propri contenuti disponibili in tutta la Ue, a condizione che soddisfino i requisiti relativi ai controlli di residenza.

Il regolamento fa parte di un piu’ ampio quadro digitale: il 15 giugno verra’ completamente eliminato il roaming. I deputati europei stanno inoltre considerando nuove regole sul geo-blocking (il “blocco geografico” per cui non e’ possibile ad esempio fare acquisti in alcuni in siti esteri) per fare in modo che i negozi online non discriminino i consumatori in base al luogo da cui si collegano o in cui sono residenti all’interno della Ue. Secondo i dati dell’Unione delle Radio-TV europee (European Broadcasting Union), circa l’11% delle famiglie europee aveva un abbonamento a servizi di video on-demand nel 2016. Si pensa che il loro numero sia destinato a raddoppiare da qui al 2020. Netflix occupa il 54% del mercato degli abbonamenti. La ‘portabilita” dei contenuti online non riguardera’ solo film e serie tv ma ogni tipo di contenuto digitale come libri elettronici (e-books) e musica.

La “portabilità limitata” è il compromesso raggiunto a seguito di un braccio di ferro fra stakeholder. Da un lato componenti della Commissione Ue come il Commissario al digitale Andrus Ansip che spingeva sull’abolizione del geoblocking, il vincolo che limita il consumo di contenuti online al Paese di residenza. Dall’altro broadcaster e produttori che hanno fatto muro sulla difesa della territorialità del diritto d’autore. Del resto diritto d’autore e Internet, per ora, rimangono concetti difficlmente conciliabili.

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