IL CASO

Tempesta su Uber, via libera al blocco negli Stati europei

Secondo l’avvocato generale della Corte di giustizia europea il servizio rientra nell’ambito dei trasporti, materia di competenza non esclusiva della Ue: “I paesi non sono tenuti a comunicare il progetto di legge alla Commissione”. La società ora rischia di vedersi chiudere il mercato europeo del trasporto passeggeri

Pubblicato il 04 Lug 2017

uber-170223143140

Gli Stati membri possono vietare e sanzionare penalmente l’esercizio illegale dell’attività di trasporto nell’ambito del servizio Uber senza notificare previamente il progetto di legge alla Commissione. E’ questa la conclusione dell’Avvocato generale Ue, Maciej Szpunar, sul caso di Uber France, perseguita penalmente per aver organizzato, tramite il servizio Uberpop, un sistema che mette in contatto i clienti con conducenti non professionisti che trasportano persone a titolo oneroso con veicoli con meno di dieci posti.

Uber France è l’operatore di una piattaforma elettronica che permette con uno smartphone di richiedere un servizio di trasporto urbano. Si tratta di un servizio di trasporto passeggeri erogato da singoli conducenti non professionisti con i propri autoveicoli. Uber France sostiene che la normativa francese, in forza della quale è stata perseguita, costituisce una regola tecnica che riguarda direttamente un servizio della società dell’informazione ai sensi della direttiva relativa alle norme e alle regolamentazioni tecniche. Tale direttiva impone agli Stati membri di notificare alla Commissione qualsiasi progetto di legge o di regolamento che istituisca regole tecniche relative ai prodotti e ai servizi della società dell’informazione. Le autorità francesi non hanno notificato il progetto di legge alla Commissione prima della sua adozione e di conseguenza Uber France ne deduce che non può essere perseguita per tale motivo. Il Tribunal de grande instance di Lille ha chiesto alla Corte di giustizia Ue se le autorità francesi fossero tenute o meno a notificare previamente il progetto di legge alla Commissione.

Nelle sue conclusioni, l’Avvocato generale Szpunar considera che, indipendentemente dalla questione se il servizio offerto da Uberpop rientri o meno nella direttiva, gli Stati membri possono vietare e sanzionare l’esercizio illegale di un’attività di trasporto come quella di Uberpop senza essere tenuti a notificare previamente il progetto di legge alla Commissione, dato che si tratta di materia di competenza non esclusiva di Bruxelles. Nel merito, l’Avvocato generale ricorda che il servizio Uberpop “rientra nel settore dei trasporti e non costituisce pertanto un servizio della società dell’informazione ai sensi della direttiva”. In tali circostanze, la direttiva non è applicabile e una notifica del progetto di legge alla Commissione non è necessaria. Anche esaminando la situazione che si verificherebbe qualora la Corte dovesse considerare che il servizio Uberpop costituisce un servizio della società dell’informazione ai sensi della direttiva Ue, la conclusione è che la decisione di vietare e sanzionare l’attività di un intermediario come Uber nell’esercizio illegale di un’attività di trasporto non costituisce una regola tecnica ai sensi della direttiva, per “neppure in tal caso sarebbe necessario notificare il progetto di legge”.

L’obbligo di notifica, infatti, si applica solo alle regole tecniche che si pongono come finalita’ e obiettivo specifici di disciplinare in modo esplicito e mirato l’accesso ai servizi della societa’ dell’informazione e l’esercizio di questi ultimi. Sono invece escluse da tale obbligo le regole che riguardano tali servizi solo in modo implicito o incidentale. Secondo l’avvocato generale la normativa francese in questione nel caso di specie riguarda i servizi della societa’ dell’informazione solo in modo incidentale dato che la normativa, per quanto attenga principalmente a un servizio della societa’ dell’informazione (ossia un sistema di messa in contatto per via elettronica), “non mira a disciplinare specificamente tale servizio bensi’ unicamente a garantire l’efficacia delle regole sui servizi di trasporto. Pertanto, la circostanza che il modello economico di Uberpop e’ incompatibile con le disposizioni francesi sull’attivita’ di trasporto dei passeggeri (in quanto i conducenti non professionisti non dispongono delle autorizzazioni necessarie ai sensi del diritto francese per esercitare l’attivita’ di trasporto) “non implica che la normativa in questione costituisca una regola tecnica che disciplina le attività di intermediazione nel settore dei trasporti in generale”. Le conclusioni dell’avvocato generale non vincolano la Corte di giustizia.

“Oggi in Francia Uber opera unicamente con autisti professionisti muniti di licenze”, è il commento lapidario di Uber alle conclusioni dell’avvocato Ue, precisando che il caso “si riferisce ad una legge francese del 2014 relativa a servizi tra privati che non sono piu’ attivi dal 2015”.

Già a maggio sempre l’altro avvocato generale Maciej Szpunar aveva dato torto a Uber per la causa sollevata in Spagna, sostenendo che Uber eroga servizi di trasporto. Uber potrebbe dunque vedersi negare permessi e accessi al mercato in Spagna e Francia. I due casi sono due casi diversi, ma data la natura dei dossier a Lussemburgo non si esclude che la Corte possa emettere le due sentenze nello stesso momento, comunque non prima dell’autunno.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati