L'ANALISI

Web tax transitoria, l’Upb: “Norma di dubbia efficacia”

L’Ufficio parlamentare del Bilancio passa in rassegna le misure per la regolarizzazione fiscale introdotte con la manovrina di aprile: “Non c’è coordinamento internazionale, né riferimenti specifici ai giganti dell’Online, che potrebbero preferire rimanere nell’ombra”

Pubblicato il 01 Ago 2017

web-tax-170531105931

“La misura contenuta nella ‘manovrina’ appare un tentativo di reagire alle pratiche più aggressive di concorrenza fiscale di altri paesi e per salvaguardare livelli minimi di gettito. Resta da valutare il trade-off tra l’efficacia, in termini di reale emersione di basi imponibili, di misure ad hoc e la coerenza con i principi generali del sistema tributario”. E’ la conclusione a cui giunge l’ufficio parlamentare del Bilancio passando in rassegna la cosiddetta “Web Tax transitoria”, norma introdotta ad aprile nella “manovrina” per favorire la regolarizzazione fiscale di società non residenti appartenenti a gruppi multinazionali attivi in Italia ma senza una stabile organizzazione nel nostro Paese.

In un “flash” dedicato a questo tema l’ufficio parlamentare del Bilancio approfondisce i contenuti e le potenzialità della misura “che, pur non essendo specificamente rivolta alle imprese operanti nell’economia digitale – si legge nel comunicato – è a queste che punta maggiormente date le loro ampie opportunità di sfuggire dalla tassazione nazionale”. Esemplare – sottolinea l’organismo indipendente – è il caso di due tra i maggiori over the top, Google e Facebook: “nel 2015 i ricavi dichiarati e tassati in Italia non superano rispettivamente lo 0,3 per cento e lo 0,1 di quelli europei, a fronte di transazioni localizzate nel nostro Paese stimate dall’Upb in circa il 2,4 cento e il 2,8 per cento”.

Sottolineando i punti deboli della norma, l’ufficio parlamentare del Bilancio fa notare che che “La procedura introdotta si configura come una sorta di sanatoria preventiva e volontaria, con una regolarizzazione agevolata delle posizioni fiscali pregresse e la garanzia per gli anni futuri di un trattamento basato sull’accordo e la collaborazione tra impresa e Amministrazione attraverso l’ammissione al regime di adempimento collaborativo introdotto nel 2015”.

Quattro gli elementi di criticità contenuti nella norma secondo l’analisi:

Al primo punto il fatto che la scelta confermi, “in assenza di un coordinamento internazionale, l’oggettiva difficoltà dei singoli Paesi di risolvere le complesse questioni tributarie legate alla diffusione dell’economia digitale. La disposizione, presentata come una imposizione sulle imprese digitali (web tax) – sottolinea l’ufficio parlamentare del Bilancio – adotta un approccio differente rispetto ad altre proposte e appare un più generale strumento antielusione e antiabuso diretto a imprese multinazionali, senza discriminare tra imprese digitali e non digitali”

Al secondo punto il fatto che si sia preferito incentivare l’adempimento fiscale volontario, legato quindi a una agevolazione. “Diversamente il Ddl 2526, il cosiddetto ‘Ddl Mucchetti’, che interviene sui medesimi temi ed è attualmente in discussione al Parlamento, prevede una penalizzazione – sottolinea la nota – con forte incentivo per le imprese a regolarizzare la propria condizione di stabile organizzazione per l’elevata entità del prelievo alla fonte in caso di mancata regolarizzazione”.

Emerge poi la preoccupazione che “proprio le imprese digitali potrebbero essere incentivate a rimanere ‘nell’ombra’ sfruttando i margini di elusione dei quali dispongono e cercando di differire la contrattazione dell’onere tributario. La convenienza ad aderire alla procedura sarà tanto maggiore per imprese per le quali un accertamento ordinario è più probabile e rischioso”.

Infine il fatto che la convenienza per le imprese, e per il Fisco, dipende anche “dalla valenza del vincolo, previsto dalla norma, di 50 milioni di ricavi prodotti in Italia in uno dei tre anni precedenti”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati