COMMISSIONE UE

Task force Ue anti-fake news. Gabriel: “Serve un approccio comune”

La neo-Commissaria al Digitale Mariya Gabriel annuncia la costituzione di un gruppo high level di esperti per contrastare il fenomeno. “Per ora nessuna nuova legge, ma chiederemo alle piattaforme l’obbligo di monitoraggio e rimozione di contenuti violenti postati”

Pubblicato il 30 Ago 2017

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Task force europea contro le fake news. L’annuncia Mariya Gabriel, neo-Commissario al Digitale come misura per contrastare un fenomeno in ascesa sulle piattaforme social, Facebook in primis, che rischia di diventare senza controllo. L’obiettivo è creare un approccio comune europeo andando armonizzando le iniziative dei vari Paesi.

Non ancora definito il gruppo di esperti high level che sarà costituito in autunno, ma ci saranno, dice Gabriel, “ricercatori, operatori dei media, Stati membri e istituzioni europee” sulla falsariga di quanto è stato fatto per i gruppi sulla sostenibilità finanziaria del Continente e sul progetto Cloud Computing.

Immediata la reazione delle tech company secondo le quali, scrive Euractive, “nessuna nuova misura può limitare le leggi Ue già esistenti che garantiscono che le piattaforme online non sono responsabili di quanto pubblicato sui post dagli utenti”.

Nei prossimi 2-3 mesi la Commissaria elaborerà la bozza base di una consultazione pubblica sui temi più caldi posti dalle fake news: i risultati potranno far parte di eventuali nuove proposte legislative europee. Anche se, ha specificato Gabriel, non si prefigura necessità di una nuova legge: “Prematuro pensarci, al momento”. Quello che è certo è che invece “serve che le piattaforme digitali abbiano un ‘dovere di vigilanza’”: termine legale per indicare il monitoraggio costante che le Internet company devono esercitare sui post pubblicato dagli utenti.

“Sarà strategico identificare le best practice adottate nei vari Paesi europei e identificare con chiarezza il tipo di coordinamento – ha detto Gabriel -. Così da capire quale potrà essere il valore aggiunto di un’azione coordinata”.

Già dal prossimo mese la Commissione Ue annuncerà misure per stabilire i requisiti comuni richiesti alle aziende nei casi in cui dovranno rinuovere contenuti illegali postati. L’inziativa della Gabriel arriva a seguito di una richiesta specifica della Commissione che punta a regole comuni in tutto il blocco per evitare iniziative discordanti. Era stato lo stesso Presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker a chiedere a Gabriel un lavoro ad hoc, non appena assunse l’incarico.

La Germania ha previsto per le aziende social multe fino a 50 milioni in caso di non rimozione di contenuti legati a fake e hate speech. Altri Stati stanno seguendo l’esempio tedesco. “Ma abbiamo bisogno di un approccio comune – ha detto Gabriel -: altrimenti gli abusi si moltiplicheranno”.

A 38 anni, Gabriel è il più giovane commissario europeo. Sostituisce Kristalian Georgieva, precedente commissario della Bulgaria che ha lasciato la sua carica alla fine del 2016 per entrare nella Banca mondiale.

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