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Open Fiber entra nella 5G IA, anche il mobile all’orizzonte

La società compartecipata da Enel e Cdp nell’associazione che punta a costruire consenso sulla nuova tecnologia e a favorirne lo sviluppo in Europa

Pubblicato il 26 Set 2017

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Open Fiber, la società compartecipata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti attiva in Italia nella realizzazione e gestione di una rete in fibra ottica a banda ultra larga, è da oggi un nuovo associato di 5G Infrastructure Association (5G IA), network che punta a costruire consenso sulla tecnologia 5G e a favorirne lo sviluppo in Europa.

5G IA rappresenta il settore privato all’interno di 5G Public-Private Partnership (5G-PPP), uno dei principali programmi di ricerca sul 5G a livello globale. Per questo, riunisce un vasto insieme di attori del settore digitale e delle telecomunicazioni, università, istituti di ricerca, piccole e medie imprese. L’associazione è impegnata in un’ampia gamma di attività in aree strategiche: progetti di ricerca e sviluppo, evoluzione tecnologica, standardizzazione, spettro di frequenza, collaborazioni con le imprese a livello internazionale.

L’ingresso nella 5G Infrastructure Association, che fa seguito all’apertura di una sede di rappresentanza a Bruxelles, testimonia l’attenzione di Open Fiber nei confronti delle Istituzioni europee e dell’industria di settore. L’azienda è inoltre uno dei primi operatori che effettuerà sperimentazioni sul 5G in Europa, nelle città di L’Aquila e Prato e intende essere protagonista della svolta che porterà cittadini e imprese a beneficiare di nuovi servizi nel campo della domotica, della logistica, dei trasporti e della produzione industriale.

Il 5G PPP nasce nell’ambito del programma dell’Unione Europea Horizon 2020. Si tratta di un’iniziativa condivisa dalla Commissione Europea e dalle industrie continentali del settore per sviluppare soluzioni, architetture, tecnologie e standard relativi al 5G. L’Unione Europea si è impegnata a investire fino a 700 milioni di euro nel corso del programma, mentre il settore privato punta a stanziare complessivamente almeno 3.5 miliardi di euro.

Il coinvolgimento diretto dell’Unione Europea punta a favorire le aziende europee nella ricerca e lo sviluppo del 5G e consentire così all’industria continentale di essere più competitiva a livello globale. L’obiettivo è confermare la posizione di leadership dell’Europa nelle aree in cui è già forte, oltre a crescere in nuovi mercati come le smart city, l’e-health e la mobilità sostenibile.

Con la convinzione che la rete 5G sarà in grado di rispondere alle necessità di diversi settori industriali, 5G PPP si rivolge in particolare a cinque settori chiave: automobilistico, salute, manifatturiero, energetico, media e intrattenimento.

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