IL BILANCIO PRELIMINARE

Digitale e innovazione: il budget Ue per il 2025



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12,7 miliardi per Horizon Europe, 1,1 miliardi per il Digital Europe Programme e 378 milioni per InvestEU. Rafforzamento dei fondi nelle azioni strategiche per promuovere le transizioni digital & green, creando posti di lavoro e favorendo l’autonomia continentale. Focus sulla Strategic Technologies for Europe Platform 

Pubblicato il 20 giu 2024



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Tredici miliardi e mezzo di euro per la ricerca e l’innovazione, di cui 12,7 per Horizon Europe, il programma di ricerca faro dell’Unione; 4,6 miliardi di euro per gli investimenti strategici europei, di cui 1,1 per il Programma Europa digitale per plasmare il futuro digitale dell’Unione e 378 milioni di euro per InvestEU e le priorità chiave (ricerca e innovazione, transizione verde e digitale gemella, settore sanitario e tecnologie strategiche).

Sono alcuni dei punti cardine della bozza di bilancio annuale dell’Ue per il 2025, proposta dalla Commissione con una dotazione complessiva di 199,7 miliardi di euro. Il bilancio sarà integrato da circa 72 miliardi di euro di esborsi nell’ambito della NextGenerationEU, realizzando una “consistente dotazione finanziaria” – spiega la Commissione – che “sosterrà l’Ue nella realizzazione delle sue priorità politiche”.

Fondi laddove “possono fare la differenza”

“Il progetto di bilancio 2025 – recita la nota ufficiale – indirizza i fondi dove possono fare la differenza, in collaborazione e in linea con le esigenze degli Stati membri dell’Ue e dei nostri partner in tutto il mondo, per rendere l’Europa più resiliente e adatta al futuro, a vantaggio dei cittadini e delle imprese dell’Ue. Ciò avverrà promuovendo le transizioni verdi e digitali, creando posti di lavoro e rafforzando l’autonomia strategica e il ruolo globale dell’Europa. Il progetto consentirà di sostenere le tecnologie critiche fondamentali attraverso la Strategic Technologies for Europe Platform, la Piattaforma delle tecnologie strategiche per l’Europa (Step)”.

Le proposte di destinazione degli impegni finanziari

Questo, oltre alle voci già citate, il dettaglio delle destinazioni di impegno proposte dalla Commissione:

  • 53,8 miliardi di euro per la Politica agricola comune e 0,9 miliardi di euro per il Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura, per gli agricoltori e i pescatori europei, ma anche per rafforzare la resilienza dei settori agroalimentare e della pesca e per fornire il margine necessario per la gestione delle crisi;
  • 49,2 miliardi di euro per lo sviluppo e la coesione regionale, a sostegno della coesione economica, sociale e territoriale, nonché delle infrastrutture a sostegno della transizione verde e dei progetti prioritari dell’Unione;
  • 16,3 miliardi di euro per sostenere i partner e interessi nel mondo, di cui, tra gli altri, 10,9 miliardi di euro nell’ambito dello Strumento di vicinato, sviluppo e cooperazione internazionale – Europa globale (Ndici – Global Europe), 2,2 miliardi di euro per lo Strumento di assistenza preadesione (Ipa III) e 0,5 miliardi di euro per lo Strumento di crescita per i Balcani occidentali, oltre a 1,9 miliardi di euro per gli aiuti umanitari (Huma);
  • 4,3 miliardi di euro in sovvenzioni nell’ambito dello Strumento per l’Ucraina, integrati da 10,9 miliardi di euro in prestiti;
  • 2,1 miliardi di euro per la spesa dedicata allo spazio, principalmente per il Programma spaziale europeo, che riunirà l’azione dell’Unione in questo settore strategico;
  • 11,8 miliardi di euro per la resilienza e i valori, di cui, tra l’altro, 5,2 miliardi di euro per l’aumento dei costi di prestito per l’Ngeu, 4 miliardi di euro per Erasmus+ per creare opportunità di istruzione e mobilità per le persone, 352 milioni di euro per sostenere gli artisti e i creatori in Europa e 235 milioni di euro per promuovere giustizia, diritti e valori;
  • 2,4 miliardi di euro per l’ambiente e l’azione per il clima, di cui principalmente 771 milioni di euro per il programma Life a sostegno della mitigazione e dell’adattamento ai cambiamenti climatici e 1,5 miliardi di euro per il Fondo per la transizione giusta, per garantire che la transizione verde funzioni per tutti;
  • 2,7 miliardi di euro per la protezione delle frontiere, di cui principalmente 1,4 miliardi di euro per il Fondo per la gestione integrata delle frontiere (Ibmf) e 997 milioni di euro (contributo totale dell’Ue) per l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex);
  • 2,1 miliardi di euro per le spese relative alla migrazione all’interno dell’Ue, di cui principalmente 1,9 miliardi di euro per sostenere i migranti e i richiedenti asilo in linea con i nostri valori e priorità;
  • 1,8 miliardi di euro per affrontare le sfide della difesa, di cui principalmente 1,4 miliardi di euro per sostenere lo sviluppo delle capacità e la ricerca nell’ambito del Fondo europeo per la difesa (Fes) e 244,5 milioni di euro per sostenere la mobilità militare;
  • 977 milioni di euro per garantire il funzionamento del mercato unico, di cui 613 milioni di euro per il Programma per il mercato unico e 205 milioni di euro per le attività antifrode, fiscali e doganali;
  • 583 milioni di euro per EU4Health, per garantire una risposta sanitaria completa alle esigenze dei cittadini, e 203 milioni di euro per il Meccanismo unionale di protezione civile (rescEU), per poter dispiegare rapidamente l’assistenza operativa in caso di crisi;
  • 784 milioni di euro per la sicurezza, di cui, in particolare, 334 milioni di euro per il Fondo Sicurezza Interna (Isf), che combatterà il terrorismo, la radicalizzazione, la criminalità organizzata e la criminalità informatica;
  • 196 milioni di euro per connessioni satellitari sicure nell’ambito del nuovo programma di connettività sicura dell’Unione.

Il bilancio annuale per il 2025 dovrà essere formalmente adottato dall’Autorità di bilancio entro la fine dell’anno.

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