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Fake news con la GenAI su X? La Ue vuole vederci chiaro



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Inviata al social di Musk una richiesta di informazioni sulle attività di moderazione dei contenuti e sul rischio legato all’uso delle piattaforme di intelligenza artificiale considerati i tagli del 20% del personale. La società dovrà rispondere entro il 17 maggio. Scatta l’alert sulla disinformazione in vista delle elezioni di giugno

Pubblicato il 8 mag 2024



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X, il social network di Elon Musk, dovrà fornire alla Commissione Ue maggiori dettagli sulle attività e sulle risorse per la moderazione dei contenuti, sulla valutazione dei rischi condotta in relazione all’implementazione di strumenti di AI generativa nell’UE e su altre aree coperte dal procedimento in corso. Lo prevede la Rrichiesta di informazioni (Rfi) avanzata dalla Commissione ai sensi della legge sui servizi digitali (Digital Services Act).

In particolare, la Commissione chiede a X di fornire informazioni dettagliate e documenti interni sulle sue risorse di moderazione dei contenuti alla luce della sua ultima relazione sulla trasparenza nell’ambito della Dsa, che ha rivelato che X ha ridotto il suo team di moderatori di contenuti di quasi il 20% dalla precedente relazione dell’ottobre 2023, riducendo la copertura linguistica all’interno dell’Unione europea da 11 a 7 lingue dell’Ue. La Commissione sta inoltre cercando di ottenere ulteriori dettagli sulle valutazioni dei rischi e sulle misure di mitigazione legate all’impatto degli strumenti di genAI sui processi elettorali, sulla diffusione di contenuti illegali e sulla protezione dei diritti fondamentali.

Procedimento avviato a dicembre, oggi un passo avanti

Nel dicembre 2023, la Commissione ha avviato un procedimento formale nei confronti di X per valutare se X possa aver violato il Digital Services Act in aree legate alla gestione del rischio, alla moderazione dei contenuti, ai modelli oscuri, alla trasparenza della pubblicità e all’accesso ai dati per i ricercatori.

La richiesta di informazioni inviata oggi è un ulteriore passo avanti nell’indagine in corso. Si basa sulla raccolta di prove e sull’analisi condotta finora, anche in relazione alla relazione sulla trasparenza di X pubblicata nel marzo 2024 e alle risposte di X a precedenti richieste di informazioni, che riguardavano, tra l’altro, le misure di mitigazione dei rischi legati all’IA generativa.

Risposte entro il 17 maggio

X deve fornire alla Commissione le informazioni richieste relative alle risorse di moderazione dei contenuti e all’IA generativa entro il 17 maggio 2024, e per le altre domande entro il 27 maggio 2024. Ai sensi dell’articolo 74, paragrafo 2, del Dsa, la Commissione può imporre ammende in caso di informazioni inesatte, incomplete o fuorvianti fornite in risposta a una richiesta di informazioni. In caso di mancata risposta, la Commissione può decidere di richiedere le informazioni con una decisione. In questo caso, la mancata risposta entro la scadenza potrebbe comportare l’imposizione di penalità di mora.

Elezioni Ue, al via la campana anti-disinformazione

Intanto la Commissione ha avviato una serie di azioni per sensibilizzare i cittadini sui rischi della disinformazione, della manipolazione dell’informazione e delle interferenze straniere in vista delle elezioni europee.

Insieme al Gruppo dei regolatori europei per i servizi di media audiovisivi (Erga), che riunisce i 27 organismi nazionali indipendenti di regolamentazione dei servizi audiovisivi, ha lanciato una campagna di comunicazione congiunta per informare i cittadini dei rischi associati, incoraggiare il pensiero critico e fornire consigli pratici su come individuare e combattere la disinformazione. Il video della campagna sarà trasmesso in tutti gli Stati membri e sarà disponibile nelle 24 lingue ufficiali dell’Ue fino all’inizio di giugno.

La Commissione sta inoltre pubblicando un nuovo kit di strumenti contenente consigli pratici per insegnanti ed educatori, tra cui suggerimenti pratici per aiutarli a spiegare la disinformazione e la manipolazione delle informazioni a studenti e giovani e a fornire loro gli strumenti per riconoscerla e combatterla. Inoltre, una nuova pagina web fornirà un unico punto di accesso a tutte le informazioni e le risorse utili sulla comunicazione strategica e sulla lotta alla disinformazione.

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