Più poteri al presidente del Consiglio in materia di cybercrime, un giro di vite contro i rischi legati alla criminalità informatica e uno specifico documento sulla protezione delle infrastrutture critiche e sulle strategie da mettere in campo per la cybersecurity nazionale, da presentare ogni anno a Governo e Parlamento. Queste le proposte del Copasir per meglio fronteggiare la minaccia cibernetica valorizzando il ruolo di informazione e di analisi della nostra intelligence. Il Comitato parlamentare guidato da Massimo D’Alema ha messo a punto una proposta di legge per modifiche alla legge 3 agosto 2007, n. 124, sul ‘Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e nuova disciplina del segreto di Stato’.
Rispetto alla situazione attuale, che vede Aisi e Aise contrastare e prevenire la minaccia cibernetica tutelando le infrastrutture critiche e immateriali del Paese, il Copasir – secondo quanto apprende l’Adnkronos da fonti qualificate – proporrebbe di attribuire al presidente del Consiglio un potere di indirizzo per il potenziamento della protezione cibernetica e della sicurezza informatica. Al Dis spetterà il compito di coordinare le conseguenti attività di ricerca informativa sulla base delle analisi delle Agenzie e da altre fonti competenti in materia.
Inoltre la proposta del Copasir prevederebbe che la relazione annuale trasmessa dal governo al Parlamento sulla politica dell’informazione per la sicurezza e sui risultati conseguiti, contenga anche uno specifico documento sulla protezione delle infrastrutture critiche e sulle strategie da mettere in campo per la sicurezza informatica.