Infracom Italia, operatore italiano di telecomunicazioni, data center e ICT outsourcing, è al centro dello studio Prime Energy, progetto europeo a cui ha partecipato il Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano in collaborazione con altri nove istituti di ricerca europei, tra cui l’Austrian Energy Agency che ha coordinato il programma.
Il tema affrontato è quello portato alla luce da diversi studi internazionali e da una recente Direttiva Ue: l’efficienza energetica. Infracom Italia fa parte dei casi studio italiani presi in considerazione e considerati quali modelli virtuosi nel panorama italiano per aver incrementato il livello di efficienza energetica aziendale nella gestione dei Data Center.
Nel progetto di ricerca si prevede un raddoppiamento dei consumi energetici dei data center nei prossimi cinque anni. Per far fronte a questa possibilità sono state individuate una serie di best practices, sia per il settore privato sia per la pubblica amministrazione, che possano permettere una drastica riduzione delle profusioni energetiche di gestione.
La riconfigurazione dell’impianto di raffreddamento, l’utilizzo di free cooling, la virtualizzazione ed il consolidamento dei server e delle apparecchiature di rete, nonché l’adozione di hardware più efficienti e performanti, sono tutti esempi di soluzioni gestionali efficienti che le aziende del settore devono adottare, sulla falsa riga di Infracom Italia, per condurre ad un concreto risparmio energetico.
Il progetto PrimeEnergyIT ha stimato che grazie a questi accorgimenti strutturali si può arrivare ad un risparmio energetico fino al 60-70% in funzione della tecnologia adottata. “Le soluzioni di risparmio energetico indicate dal progetto – dice Massimo Lippi, direttore generale di Infracom Italia – sono già state adottate da Infracom Italia con successo per prevenire il previsto incremento dei costi energetici gestionali negli anni a venire. I nostri Data Center sono dotati di tutti gli accorgimenti tecnologici necessari ad evitare una dispersione di risorse non solo economiche in una prospettiva particolare, ma necessari anche a permettere un risparmio energetico, e quindi economico, a vantaggio di tutta l’economia in una prospettiva più generale”.