IL RAPPORTO

Akamai: in Italia il 52% delle connessioni è broadband

Rapporto Akamai: migliora la qualità dei collegamenti. Sul picco medio Italia in recupero, ma sempre ultima in Europa. Il 3,7% degli italiani conta su velocità superiori ai 10 Mbps

Pubblicato il 16 Ott 2013

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La velocità media di connessione a Internet nel secondo trimestre 2013 si attesta in Italia sui 4.9 Mbps, più veloce dell’11% rispetto al trimestre precedente e del 23% rispetto allo stesso periodo lo scorso anno. Una crescita in percentuale più veloce di quella che si è registrata in media su tutto il territorio europeo (+5,2% rispetto ai primi tre mesi dell’anno).

I dati sono stati diffusi da Akamai Technologies, azienda di servizi cloud per l’erogazione di contenuti online e applicazioni business, che ha appena pubblicato il rapporto sullo stato di Internet relativo al secondo trimestre 2013, utilizzando per le analisi sul traffico mobile i dati elaborati da Ericsson nel suo Mobility Report.

Il picco medio di velocità di connessione raggiunto nel nostro Paese è pari a 23.3 Mbps, maggiore del 5.6% rispetto al trimestre precedente e del 34% rispetto allo scorso anno.

Si tratta ancora del picco più basso in Europa, ma i numeri lasciano intravedere un recupero in atto. “In generale – affermano da Akamai – l’alto tasso di crescita del picco medio della velocità di connessione è indice di un progressivo miglioramento della qualità delle connessioni internet e della disponibilità di servizi ad alta velocità in Europa”.

L’adozione della banda larga è aumentata dell’88% rispetto allo scorso anno, e del 37% rispetto al primo trimestre 2013: oggi a disporne sono il 52% degli italiani connessi. Superata quindi la “soglia psicologica” del 50%, l’Italia sorpassa la Turchia e la Norvegia, dove le connessioni broadband sono al 49%.

Rispetto all’high broadband, i dati Akamai stimano un aumento delle connessioni al di sopra dei 10mbps del 16% rispetto al trimestre precedente, con il 3,7 degli italiani che a oggi utilizza connessioni in banda ultralarga. Questo genere di connessioni è in crescita del 40% rispetto allo stesso periodo lo scorso anno.

Rispetto agli attacchi informatici, nel secondo trimestre 2013, l’Indonesia ha sorpassato la Cina diventando così la principale fonte di attacchi, (il 38% di quelli osservati). Secondo le rilevazioni Akamai “lEuropa è stata responsabile di poco più del 10% degli attacchi informatici, scendendo di 9 punti percentuale rispetto al trimestre precedente. L’Italia ha generato solo lo 0.5% degli attacchi osservati”.

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