I produttori di smartphone potrebbero non essere soddisfatti da una crescita delle vendite ormai lontana dai tassi a due cifre, ma l’aumento dei prezzi sarà sicuramente una buona notizia. Secondo Idc, nel 2017 le vendite di smartphone saliranno di circa il 2% a 1,5 miliardi di unità, un risultato inferiore a quello messo a segno nel 2016 (+2,5%), che già aveva marcato un netto rallentamento: l’anno scorso per la prima volta, infatti, la crescita dei volumi è stata a una sola cifra. Tuttavia, nel 2017 il prezzo medio di vendita (Asp) salirà di oltre il 7%.
Il traino sono i modelli di fascia alta e in particolare i phablet, gli smartphone di dimensioni large, più vicine a quelle di un tablet: i volumi dei device con schermi da 5,5 pollici e oltre cresceranno di almeno il 34% quest’anno e l’Asp della categoria balzerà del 9%. I nuovi prodotti dei vendor (Apple, Samsung ma non solo) avranno tutti un prezzo più alto.
“Il fenomeno phablet non dà segni di rallentamento: questi device con schermo di ampie dimensioni rappresenteranno a fine 2017 il 40% dell’intero mercato smartphone“, si legge nello studio Idc. Nel 2021 la quota dei phablet supererà il 51%, a dimostrazione che per i consumatori lo schermo grande vale la spesa più alta.
Anche il segmento smartphone nel suo complesso continuerà a crescere. Non più a due cifre, ma Idc prevede un tasso di crescita composito del 3,3% di qui al 2021, quando verranno distribuite 1,7 miliardi di unità. Solo metà della popolazione mondiale possiede uno smartphone: lo spazio per crescere è enorme, mentre in mercati maturi e saturi come Nord America, Europa occidentale, Giappone e Corea del Sud, gli utenti comunque sostituiscono il loro smartphone con uno nuovo in media ogni due anni.