Lise Fuhr lascerà in autunno l’incarico di direttore generale di Etno per andare a ricoprire la carica di Chief executive officer, ad Amsterdam, di Géant, la collaborazione delle reti nazionali europee per la ricerca e l’istruzione. Ad annunciarlo in una nota è proprio il consiglio direttivo dell’associazione europea che riunisce i principali player del mondo delle telecomunicazioni.
“È stato un onore lavorare per uno dei settori più importanti e in rapida evoluzione d’Europa – afferma Fuhr – Gli operatori di telecomunicazioni stanno costruendo le infrastrutture del futuro, lasciando un’importante eredità alla prossima generazione di cittadini europei. Sono certo che il team dell’Etno sia nella posizione migliore per creare un ambiente politico positivo per una digitalizzazione diffusa”.
Un mandato lungo 9 anni
Lise Fuhr è stata direttore generale di Etno negli ultimi nove anni, guidando l’associazione attraverso due mandati della Commissione Ue: “Ha costruito uno dei migliori team di Bruxelles in materia di politica, advocacy e comunicazione – spiega l’associazione – e ha rafforzato la reputazione di Etno come associazione di categoria audace ed efficace”.
I ringraziamenti del comitato esecutivo
I ringraziamenti a Fuhr per il suo operato arrivano dal board dell’associazione, che ne loda “il servizio alla comunità delle telecomunicazioni” e “il lavoro costante nel corso degli anni”.
“Lise ha rafforzato l’Etno come voce principale nel settore delle telecomunicazioni in Europa, garantendo al contempo un impatto sulla scena internazionale – afferma Steven Tas, presidente del consiglio di amministrazione dell’associazione – Può anche essere molto orgogliosa del team che ha costruito: l’Associazione è ora in una posizione forte per sfruttare al meglio le future opportunità politiche per portare la connettività all’avanguardia a tutti”.
A breve il nuovo Dg
Il nome del nuovo direttore generale che succederà a Lise Fuhr non è ancora noto, ma Etno si impegna a renderlo pubblico al massimo entro un mese, insieme ai nuovi piani per il 2030, in considerazione del “momento cruciale per la nuova leadership politica europea”. Obiettivo dell’associazione è a questo punto “garantire una transizione rapida e senza intoppi”.
