IL PROVVEDIMENTO

Tumore da cellulare, sentenza storica della Cassazione

Al centro la vicenda un ex manager “costretto” a utilizzare il telefonino diverse ore al giorno per lavoro. Per la prima volta in Italia i giudici hanno confermato il legame tra uso continuo del telefonino e tumore

Pubblicato il 18 Ott 2012

smartphone-cellulare-cellulari-111212142940

Per la prima volta in Italia la Corte di Cassazione ha confermato la relazione diretta tra l’uso continuo e prolungato del cellulare e il tumore alla testa. I giudici hanno respinto il ricorso presentato dall’Inail alla sentenza della Corte d’Appello di Brescia che riconosceva l’esistenza di un nesso causale tra l’attività lavorativa di Innocente Marcolini, ex direttore finanziario di una multinazionale bresciana, e l’insorgere nell’uomo di un tumore benigno al nervo trigemino sinistro.

I giudici hanno ribadito la validità dei riferimenti scientifici portati in aula dal perito dei magistrati e dai consulenti di Marcolini: Giuseppe Grasso, neurochirurgo di Brescia, e il professor Angelo Gino Levis, oncologo e ordinario di Mutagenesi ambientale all’Università di Padova. Entrambi hanno evidenziato l’aumento del rischio di tumori ai nervi cranici, soprattutto il nervo acustico e il trigemino, per chi usa molto il telefono cellulare.

Marcolini ha spiegato che, per 12 anni, a causa della sua attività lavorativa, è stato per almeno 5 o 6 ore al giorno al cellulare e al cordless, sempre con il telefonino attaccato all’orecchio. Usava il vivavoce solo in auto. Nel 2002 gli è stato riscontrato un neurinoma del ganglio di Gasser. Si è operato, ma il tumore l’ha reso invalido all’80% e ogni giorno è costretto ad assumere forti antidolorifici. Avendo realizzato che poteva esserci un nesso tra l’attività svolta sul lavoro e la malattia, Marcolini ha avviato la battaglia legale che nel 2009 ha visto i giudici d’Appello di Brescia ingiungere all’Inail di corrispondere all’ex manager una pensione. Adesso la sentenza è stata confermata dalla Cassazione.

La sua testimonianza è anche raccolta nel libro di Riccardo Staglianò “Toglietelo dalla testa”. È lui stesso a ricordare che nelle istruzioni dei cellulari si raccomanda l’uso a due centimetri di distanza dal viso. Marcolini non ha rinunciato all’utilizzo del dispositivo mobile, ma adopera sempre l’auricolare o il vivavoce e non appoggia più il telefono all’orecchio.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!


Argomenti


Canali

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Social
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati