Partirà domani la prima organizzazione, provvisoria, dell’Agenzia per l’Italia Digitale (Agid), a quanto risulta al nostro sito. E’ conseguenza del fatto che il suo bilancio è stato approvato dal Collegio dei Revisori dei Conti.
Il modello organizzativo avrà 19 uffici, che equivale al numero di quelli degli enti a cui l’Agenzia è subentrata. Ci saranno quattro uffici di supporto alle funzioni dell’Agid (con compiti specialistici di elevata complessità) e 15 uffici di linea dedicati al perseguimento diretto delle missioni istituzionali. A loro volta, questi ultimi sono divisi in cinque aree strategiche (funzioni).
– La funzione “Sviluppo della domanda” assicura le azioni per lo sviluppo delle iniziative in materia di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni.
– La funzione “Architetture e regolamentazione” per la definizione e il coordinamento del disegno e della progettazione delle architetture e degli standard tecnologici nell’ambito dell’amministrazione digitale.
– La funzione “Progetti strategici” per la progettazione e il coordinamento delle iniziative strategiche anche a carattere intersettoriale, per migliorare l’erogazione di servizi in rete della PA a cittadini e imprese.
– La funzione “Sistemi informativi sicurezza e vigilanza”: governo, sviluppo e integrazione dell’infrastruttura ICT, della rete fonia, dei servizi informatici e telematici e degli apparati di sicurezza dell’Agenzia; la sicurezza informatica e continuità operativa dei dati, dei sistemi; l’attività per il funzionamento del Computer Emergency Response Team (CERT).
– La funzione “Analisi sistemi e rapporti internazionali”: i rapporti con gli Organismi istituzionali, internazionali e comunitari sui temi dell’innovazione tecnologica, della Società dell’informazione e dell’e-Government; il supporto alle amministrazioni nazionali e locali nel raggiungimento di obiettivi di standardizzazione e revisione dei processi interni di ottimizzazione della spesa informatica complessiva.
Ognuna delle cinque funzioni avrà un responsabile. A quanto risulta, Agid sta incaricando nomi noti nel settore, sia interni all’Agenzia sia di altre istituzioni (da Agcom), anche pescando dalla prima cabina di regia per l’Agenda digitale (governo Monti).
Lo scopo è un modello organizzativo che segue un “modello operativo di sistema”, con un certo margine di flessibilità nella gestione delle risorse umane.
L’organizzazione è indicata come “provvisoria”, perché manca ancora la firma del Ministero dell’Economia e delle Finanze sul bilancio. Si attendono inoltre due decreti: sulla dotazione organica e sui regolamenti di organizzazione, del personale e di contabilità dell’Agid.
Il passo dimostra comunque che l’Agenzia, pian piano e in ritardo, va verso la piena operatività. Il bilancio approvato e l’organigramma le consentiranno adesso una maggiore libertà d’azione. Ricordiamo che finora (e tuttora) il suo direttore Agostino Ragosa ha dovuto aggirare i limiti della mancata operatività firmando gli atti dell’agenzia in qualità di commissario straordinario alla presidenza del Consiglio. I sindacati hanno già denunciato le lacune di questa situazione, che ora va a risolversi.