I due principali crucci, le due urgenze più pressanti, per la neo presidente di Asstel Dina Ravera sono il regolamento posa (ex regolamento scavi) e i nuovi limiti sull’elettromagnetismo. “Mi aspetto che il Governo sblocchi i due dossier a settembre, altrimenti gli operatori avranno difficoltà a investire e a participare alla nuova asta sulla banda L”, dice Ravera.
Gli operatori come la stanno prendendo questa fase di apparente stallo, in cui il Governo non sta ancora portando a casa le misure promesse sulla banda ultra larga?
La stiamo prendendo così che ora siamo stanchi di aspettare e vogliamo vedere i risultati. Questi ritardi burocratici- soprattutto sul regolamento posa (ex regolamento scavi scavi) e le nuove regole sui limiti elettromagnetici- ci penalizzano. E nel mio ruolo pretenderò che i risultati arrivino. Senza le misure promesse, può essere inficiata la capacità degli operatori di investire.
Che cosa è più imminente?
Il regolamento posa. E’ fondamentale per la fibra ottica, se no impediamo agli investimenti di partire in modo importante nei prossimi mesi. Mi aspetto che il regolamento arrivi a settembre. Ma per settembre voglio anche l’adozione delle nuove regole sui limiti elettromagnetici.
Ricordiamo perché è importante agire sui limiti, dato che la questione tende a essere abbastanza dimenticata dalla politica
Ad oggi siamo costretti a investire molto di più sul 4G a parità di copertura ottenibile, rispetto agli altri Paesi. Inoltre, non potremo utilizzare le nuove frequenze su banda L sulle torri già esistenti. Insomma, se non rivedono i limiti, faremo difficoltà a partecipare alla prossima asta per quelle frequenze.
Secondo lei, che cosa blocca queste misure?
Voglio essere positiva e pensare che non ci siano più reali motivi politici per ostacolare l’innovazione. E che quindi questi problemi del passato siano risolti tra settembre e- al massimo- dicembre. Nell’ambito della mia presidenza voglio avere un ruolo importante in questo campo e aiutare il Governo ad accelerare l’innovazione per recuperare i ritardi- ormai imbarazzanti- con gli altri Paesi.
Altri fronti di azione?
Dopo tanti investimenti datti dagli operatori nelle reti, adesso ci aspettiamo che il Governo si impegni nel rilancio della domanda. E quindi l’avvio dei grandi progetti dell’Agenda digitale, come il fascicolo sanitario elettronico e l’identità digitale. È un altro filone che sosterrò tantissimo nella mia presidenza.