Samaritani: “Identità digitale strategica per lo sviluppo dello IoT”

Il dg di Agid: “L’Internet of Things connetterà persone, soggetti giuridici e oggetti. E lo Spid potrà essere il prerequisito per elaborare un modello di governance efficace”

Pubblicato il 12 Ott 2015

“Possiamo pensare al rilancio del Paese sotto tanti punti di vista, ma quello dell’Internet Governance è centrale e influenza tutti gli altri”. Così Antonio Samaritani, Direttore Generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale, intervenendo all’Internet Governance Forum Italia in corso a Montecitorio: “Per noi il Sistema pubblico di Identità digitale, lo Spid, è centrale, e anch’esso ha diversi aspetti; ma quello che più mi preme sottolineare è il suo valore come esempio di governance. Il Sistema – ha spiegato Samaritani – separa i ruoli tra identity provider, privati ma sottoposti a controllo dell’Agid e auspicabilmente impegnati a fornire agli utenti strumenti per l’IT security; service provider, che hanno un ruolo fondamentale nell’innalzare il tasso di fiducia in rete sostenendo mercati basati sulla sharing economy; infine, il nuovo ruolo a cui stiamo lavorando, gli attribute provider“.

“Se pensiamo che Spid sia strategico ora, pensiamolo tra cinque anni, quando l’Internet of Things connetterà non solo persone ma anche soggetti giuridici e oggetti; il Sistema in quel caso sarà il prerequisito per calare un modello di governance. Per noi è infatti fondamentale l’approccio multistakeholder e nel nostro piccolo penso che Spid ne sia un esempio in scala. Quello di cui abbiamo bisogno non è un sistema di regole ferreo, che rischierebbe di imbrigliare l’innovazione, bensì dobbiamo avere casi concreti che ci permettano di generalizzare in principi per governare ciò che accadrà in futuro. Spero – ha concluso Samaritani – che Spid sia un modello e una eredità anche in questo senso”.

L’Agenzia ha annunciato prima dell’estate che le prime identità digitali saranno rilasciate entro dicembre.

Lo scorso 28 luglio l’Agenzia per l’Italia digitale ha pubblicato i regolamenti tecnici per l’avvio del Sistema Pubblico di Identità Digitale, frutto della collaborazione con il Garante Privacy.

Nel dettaglio si tratta di quattro regolamenti: il primo recante le caratteristiche del sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale; il regolamento recante tempi e modalità di adozione del sistema da parte delle pubbliche amministrazioni e delle imprese; lo schema di regolamento concernente l’accreditamento dei gestori di identità digitale e, infine, il regolamento relativo alle regole necessarie ai gestori di identità digitale per il riuso delle identità pregresse.

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