IL SERVIZIO

Lo Spesometro 2017 torna online, ma solo per alcuni servizi

Non sono state riattivate alcune funzionalità tra cui la modifica della fattura e la visualizzazione delle trimestrali Iva. Termini di presentazione dei documenti prorogati al 5 ottobre. I commercialisti: “La proroga non è sufficente”

Pubblicato il 26 Set 2017

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Torna attivo lo Spesometro. Da questa mattina nella sezione “Fatture e Corrispettivi” del sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile nuovamente accedere, ma – come segnala una schermata “al momento non sono disponibili” alcune funzionalità tra cui modifica dei dati fattura attraverso interfaccia web; visualizzazione delle notifiche di esito delle sole fatture elettroniche, delle comunicazioni trimestrali Iva e quelle relative ai corrispettivi; precompilazione dei dati all’interno della funzionalità di generazione dati fattura.

Il disservizio parziale era stato annunciato ieri sera dal comunicato con cui le Entrate avevano comunicato la proroga al 5 ottobre per le trasmissioni e la non applicazione delle sanzioni fino al 13 ottobre.

Le funzionalità ancora disattivate sono quelle per le quali sono ancora in corso “interventi da parte di Sogei volti aripristinare al più presto il servizio completo”, spiega l’Agenzia, ricordando anche che “sono comunque sempre stati attivi tutti gli altri canali di trasmissione dei dati attraverso software gestionali”.

La “gravissima anomalia” dello Spesometro 2017 – che consentiva inserendo il codice fiscale di visualizzare, stampare e modificare tutti gli invii effettuati dal contribuente, sia quelli personali, sia dei propri clienti – era stata segnalata dai sindacati dei commercialisti fin dallo scorso 19 settembre. Lo si evidenzia nella lettera che i vertici delle sette sigle (Adc, Aidc, Anc, Andoc, Unagraco, Ungdcec e Unico) hanno spedito al viceministro dell’Economia Luigi Casero e al direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini: “Abbiamo prontamente avvertito l’Agenzia durante l’incontro presso il Ministero dell’Economia del 19 settembre”, quando era in programma un tavolo tecnico fra commercialisti ed Amministrazione finanziaria sulla semplificazione fiscale, e “ripetutamente interagito per chiedere la correzione e il ripristino della riservatezza”. Tuttavia, spiegano, “nonostante le segnalazioni formulate il 19 ed il 21, solo la notte di venerdì 22 si è provveduto alla messa in off line della sezione della piattaforma”.

“Pur apprezzando l’iniziativa del Direttore Ruffini che, nei limiti dei suo poteri, sta cercando di gestire scelte, problemi ed errori generati da altri, resta il fatto che questa nuova, ennesima proroga è, esattamente come le altre, assolutamente insufficiente”, dice il Consiglio nazionale dei commercialisti a proposito dello slittamento al 5 ottobre dei termini da parte dell’Agenzia delle Entrate, sottolineando di aver, “nei giorni scorsi, in un rapporto di leale e trasparente collaborazione”, provvedere a segnalare i ‘nodi’ “per tempo all’amministrazione finanziaria, a partire dai problemi legati alla privacy che hanno indotto alla chiusura del sito delle Entrate. Avevamo sperato che potessero essere risolti con maggiore celerità. Così non è stato e molto tempo è stato perso per un adempimento la cui complessità, del resto, avevamo denunciato da tempo. Per queste ragioni chiediamo che sia ora il Governo a provvedere ad una più efficace soluzione di questa situazione, con scelte più radicali, a partire dalla revisione dell’istituto”, termina la nota.

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