IL PARERE

PA digitale, PagoPA in tutti gli uffici. Stretta sulle quotate

La Commissione Affari Costituzionali approva il parere vincolante sul nuovo Cad: obbligo di e-payment ed esenzione per le società in Borsa solo se la condivisione dei dati reca danno agli investitori

Pubblicato il 09 Nov 2017

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Stretta sulle quotate e PagoPA obbligatorio in tutti gli uffici pubblici. Sono alcune delle richieste contenute nel parere della commissione Affari costituzionali della Camera sul dlgs Digitale bis, che modifica il nuovo Cad riscritto con la riforma Madia. Il parere, messo a punto dal deputato Pd Paolo Coppola, è stato approvato questa mattina dai deputati presenti in commissione. Il testo contiene alcune condizioni di cui il Governo dovrà tenere conto nella stesura definitiva del decreto attuativo.

Sul fronte pagamenti digitali, si deve estendere “l’adozione della piattaforma PagoPA agli enti inseriti nel conto economico consolidato delle pubbliche amministrazioni”.

Nel nuovo Codice dell’amministrazione digitale – stabilisce il parere – “sia previsto”, in vista della piena digitalizzazione degli uffici pubblici che l’Agenzia per l’Italia digitale “definisca apposite linee guida” e “che ogni pubblica amministrazione inserisca annualmente gli esiti dell’attuazione nella relazione” sulla gestione dei bilanci interni.

Più vincoli per le società quotate che erogano servizi pubblici: il nuovo Cad stabilisce infatti l’esenzione di queste società dall’applicazione delle regole mentre per la Camera l’esenzione va calibrata. L’applicazione del nuovo Codice dell’amministrazione digitale “ai gestori di servizi pubblici”, come ad esempio Poste, “in relazione ai servizi di pubblico interesse, anche nel caso in cui i predetti gestori siano società quotate in mercati regolamentati” può tradursi “in un nocumento per gli investitori o per il funzionamento dei mercati finanziari”. Nel parere dunque si chiede “derogare all’applicazione del Cad” per le quotate solo, al caso in cui, “in ragione dell’esigenza di tutelare gli investitori e il funzionamento dei mercati finanziari, sia opportuno non mettere a disposizione dati detenuti o prodotti dalla società”.

I deputati chiedono inoltre di prevedere, per le imprese, la possibilità di rivolgersi a un soggetto terzo, professionista o associazione di categoria, allo scopo di comunicare in forma elettronica con la pubblica amministrazione.

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