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Si “sblocca” il bando Smart cities: ecco i vincitori

Il Miur, dopo un anno e mezzo di attesa, ha annunciato ieri le graduatorie definitive, con decreto del Capo Dipartimento Marco Mancini. Stanziati 350 milioni, quindi solo parte dei 665 milioni previsti all’inizio. Ma si attendono ancora i decreti per erogare i finanziamenti effettivi

Pubblicato il 20 Feb 2014

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Il Miur ha approvato in via definitiva i progetti vincitori del primo bando nazionale Smart Cities, dopo un anno e mezzo di attesa, con un decreto a firma del Capo Dipartimento Marco Mancini. L’ha annunciato ieri sera il ministero. Le graduatorie erano già stabilite dal 31 ottobre, con decreto dello stesso Capo Dipartimento; ma mancava questo ulteriore tassello di approvazione definitiva, come anticipato da Agendadigitale.eu. La cifra da stanziare (da fondi europei della vecchia programmazione) è stata ridimensionata, “a seguito della rideterminazione dei costi progettuali effettuata dagli esperti tecnico-scientifici”: ora 350 milioni, dai precedenti 665 milioni.

In verità non è finita qui, perché ora servono i decreti di finanziamento per erogare i fondi e quindi far partire i progetti. “Con successivi e appositi decreti di finanziamento si procederà a disporre l’impegno finanziario per ciascuno dei Progetti di cui all’Allegato 1, comprensivi dei Progetti di Innovazione Sociale loro abbinati, fatte salve tutte le verifiche, i controlli e gli adempimenti previsti ai sensi delle vigenti normative nazionali e comunitarie”, si legge nell’ultimo decreto del Capo Dipartimento.

Comunque, si va avanti. Sono 305 milioni dal Miur tra credito agevolato e contributi a fondo perduto; il resto da imprese, centri di ricerca e università.

In particolare: 167,8 milioni sono stanziati come contributo spese e 138 milioni sono distribuiti in forma di credito agevolato. I progetti finanziati saranno 80, di cui 32 per la ricerca industriale su smart city e 48 di innovazione sociale per giovani under 30.

Ai 32 progetti partecipano 399 soggetti, di cui 302 sono industriali privati (grandi imprese e Pmi); 97 sono soggetti pubblici della ricerca (università, enti, istituzioni e organismi di ricerca). Sono 25 milioni, del totale, che andranno ai 48 progetti promossi da giovani under 30.

Sono sedici gli ambiti di intervento: sicurezza del territorio, invecchiamento della società, tecnologie welfare ed inclusione, domotica, giustizia, scuola, waste management, tecnologie del mare, salute, trasporti e mobilità terrestre, logistica last-mile, smart grids, architettura sostenibile e materiali, cultural heritage (conservazione del patrimonio culturale grazie a innovazioni tecnologiche), gestione risorse idriche, cloud computing technologies per smart government.

Il Miur ha spiegato ad Agendadigitale.eu il perché di tanta attesa. “Il bando – spiegano dall’ufficio del direttore generale per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca – prevedeva una doppia fase di valutazione; il 28 febbraio 2013 si è chiusa la prima, che ha permesso la selezione dellei idee progettuali; e la valutazione scientifica dei progetti esecutivi. Dopo di che, si è passati alla fase di valutazione della solidità economico-finanziaria dei soggetti proponenti che ha portato via molto tempo a causa della situazione difficile di molte aziende nel periodo di crisi che stiamo attraversando. Il 31 ottobre scorso sono stati finalmente individuati i 32 progetti vincitori e pubblicate le graduatorie. L’ultimo tassello – conclusosi a fine gennaio – è stato quello delle visite in loco”.

Di qui il nuovo decreto che finalizza la lista dei vincitori. Adesso si attendono i finanziamenti veri e propri.

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