L’OSSERVATORIO AGCOM

Tlc, continua il fuggi fuggi degli italiani dalle reti fisse



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Il trend si è innescato da inizio 2023: in un anno quasi 800mila linee in meno. In forte calo gli accessi all’Fttc, a quota -475mila, mentre si registra un aumento per l’Ftth con 978mila unità in più che però non compensano. Si fa strada anche l’Fwa ma in maniera contenuta con un +150mila. Tim si conferma il maggiore operatore con il 38% degli accessi

Pubblicato il 30 apr 2024




Per il 2023 l’Osservatorio sulle Comunicazioni pubblicato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni evidenzia, soprattutto per la rete fissa, una dinamica coerente con l’andamento del mercato italiano degli ultimi anni: a fine dicembre gli accessi complessivi hanno mostrato una flessione marginale (-16 mila) su base trimestrale, attestandosi intorno ai 20,11 milioni di linee. Le linee in rame si sono ridotte di circa 186mila unità, sempre su base trimestrale, e di 798mila unità rispetto al dicembre 2022, confermando il trend degli ultimi quattro anni, durante i quali sono diminuite di 5,72 milioni di accessi.

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Linee broadband sostanzialmente invariate rispetto al 2022

Pur se in flessione su base annua (-475 mila linee), gli accessi Fttc rappresentano circa il 49% della base clienti complessiva. Quelli Ftth crescono di 290 mila unità nell’ultimo trimestre dell’anno e di 978 mila su base annua, mentre rispetto al dicembre 2019 l’incremento è di 3,34 milioni di linee.

In aumento, anche se in misura più contenuta (circa 150 mila unità su base annua), risultano le linee Fixed Wireless Access che, a fine dicembre 2023, sono pari a 2,11 milioni di accessi.

Le linee broadband complessive sono stimate in circa 18,95 milioni di unità, risultando in leggera crescita su base trimestrale (+22 mila), e sostanzialmente invariate su base annua annuale; nel 2023 la flessione delle linee Dsl (-675 mila unità) è stata controbilanciata dalla crescita delle linee in altra tecnologia.

Le dinamiche illustrate indicano un consistente aumento delle prestazioni in termini di velocità di connessione commercializzata: le linee con velocità pari o superiori ai 100 Mbit/s è salito dal 40,3% di fine 2019 al 73,4% del dicembre 2023. Da evidenziare la crescita del peso delle linee commercializzate con capacità trasmissiva pari o superiore a 1GB/s, passato dal 3,2 al 22,2% nel periodo 2019 – 2023.

Contemporaneamente, continua la crescita del consumo di dati: in termini di volume complessivo, il traffico giornaliero nel 2023 ha segnato una crescita 15,6% su base annua, segnando, allo stesso tempo, un +120% rispetto al corrispondente valore del 2019. Ciò si riflette sul traffico giornaliero per linea broadband; i dati unitari di consumo, infatti, sono più che raddoppiati nel periodo 2019 – 2023, passando da 4,23 a 8,52 GB per linea in media al giorno.

Per quanto riguarda il quadro competitivo degli accessi broadband e ultra-broadband, a fine dicembre 2023, Tim si conferma il maggiore operatore con il 38% degli accessi, seguito da Vodafone con il 16,4% e da Wind Tre e Fastweb rispettivamente con il 14,2% ed il 13,7%; seguono Tiscali (3,7%), Eolo (3,5%) e Sky (3,3%), ma è da segnalare come quest’ultima, tra i principali player presenti sul mercato, è quella che ha mostrato su base annua il maggiore dinamismo guadagnando 0,8 punti percentuali.

Telefonia mobile, un milione di sim attive in più

Nella rete mobile, a fine dicembre 2023, le sim attive (Human e M2M) sono 108,5 milioni, in crescita per poco meno di 1,3 milioni di unità su base annua. Più in dettaglio, le sim M2M mostrano un incremento pari a 1,2 milioni di unità, mentre quello delle Human (cioè “solo voce”, “voce+dati” e “solo dati” che prevedono iterazione umana) è stato pari a circa 60 mila sim.

Le linee Human sono rappresentate per l’86,5% dall’utenza residenziale, mentre, con riferimento alla tipologia di contratto, poco meno del 90% dei casi ricade nella categoria “prepagata”.

Relativamente alle sim complessive, Tim è il leader di mercato con il 27,8%, seguita da Vodafone con il 27,1%, Wind Tre con il 23,7% e Iliad che raggiunge il 9,9%. Considerando il solo segmento delle sim “human”, Wind Tre rimane il principale operatore con il 24,6%, seguita da Tim con il 24,1%, Vodafone con il 21,7% e Iliad che, con una crescita di 1,5 punti percentuali su base annua, raggiunge il 13,7%; con quote inferiori seguono PostePay (5,4%), Fastweb (4,6%) e CoopVoce con il 2,7%.

Nel 2023 il traffico dati giornaliero della telefonia mobile è cresciuto su base annua del 21,7% e del 245% rispetto al 2019. Corrispondentemente, il consumo medio unitario giornaliero nel periodo gennaio-dicembre è stimabile in circa 0,78 GB, in crescita del 21,1% rispetto al 2022 e di oltre il 230% nei confronti del corrispondente periodo del 2019, quando risultava stimabile in 0,23 GB.

Crescono le visite sulle piattaforme online

Analizzando i dati di utilizzo delle principali piattaforme online, Agcom sottolinea come nel mese di dicembre 2023 siano stati circa 44,3 milioni gli utenti unici che hanno navigato in rete, in media ciascuno per un totale di 65 ore e 43 minuti. Ai primi posti della graduatoria si confermano l’insieme di siti web e applicazioni che hanno a riferimento i big player internazionali (Alphabet/Google, Meta/Facebook/Instagram, Amazon, Microsoft), seguiti da quelli di alcuni tra i principali gruppi editoriali nazionali (Cairo Communication/Rcs Mediagroup, Gedi Gruppo editoriale, Fininvest/Mondadori).

Con riferimento all’andamento delle audience dei siti e applicazioni di informazione generalista, lo scorso dicembre si sono registrati 37,7 milioni di utenti unici, con una flessione (-325 mila visitatori) rispetto a dicembre 2022. Lo scorso dicembre, con circa 30 milioni utenti unici, quello del “Corriere della Sera” è risultato il sito (e relative applicazioni) maggiormente frequentato, seguito da “La Repubblica” (27 milioni e 499 mila utenti) e “Il Messaggero” (20 milioni e 551 mila internauti).

L’analisi delle piattaforme online di e-commerce evidenzia, con quasi 39 milioni di utenti unici registrati a dicembre 2023, una crescita, rispetto allo stesso mese del 2022, pari a 712 mila visitatori. Ai primi posti si collocano i siti e le applicazioni di e-commerce di proprietà di Amazon, con 37 milioni di utenti unici (in lieve crescita dell’1,4% rispetto a dicembre 2022), seguiti da quelli di eBay che ottiene 18 milioni di visitatori (in contrazione del -5,8%) e di Temu, piattaforma attiva da poco più di un anno nel panorama mondiale che si è affermata rapidamente anche in Italia raggiungendo i 12,4 milioni di internauti.

Passando ai portali e alle communities che offrono in maniera prevalente contenuti generati dai propri membri, fra cui i siti e applicazioni di social network, con quasi 39,2 milioni di utenti unici raggiunti nel dicembre 2023, si evidenzia una crescita su base annua sia dei visitatori (+624 mila) che del tempo da loro dedicato alla navigazione (21 ore e 26 minuti nel mese, circa 12 minuti in più rispetto a dicembre 2022). Limitando l’analisi ai servizi di social networking, ai primi posti riscontriamo le piattaforme riconducibili al gruppo Meta: Facebook con 36,9 milioni di utenti e Instagram con 33,1 milioni di visitatori che ottengono, rispetto a dicembre 2022, una crescita rispettivamente dell’1% e del +4,5%. Altrettanto significativa l’evoluzione di Tik Tok e di X che hanno registrato, nel confronto con dicembre 2022, un incremento dei propri visitatori, rispettivamente, del 21,4% e 2,2%.

La fruizione dei video on demand

Con riferimento all’andamento degli utenti unici delle piattaforme che offrono servizi di video on demand esclusivamente a pagamento, l’Osservatorio segnala che a dicembre 2023, con 15,1 milioni di navigatori, si riscontra una crescita (+169 mila internauti) rispetto allo stesso mese del 2022. In media, nel 2023, Netflix registra circa 8,7 milioni di utenti unici in contrazione (-1,6%) rispetto al 2022 ed è seguita da Amazon Prime Video con 6,7 milioni di visitatori (+3,1%). Disney+, con in media oltre 3,5 milioni di internauti, e Sky/Now, con utenti unici medi pari a 1,2 milioni, registrano una crescita rispettivamente del +2% e +16,4%, mentre Dazn (2,1 milioni di utenti unici medi) registra una flessione del -9,8% rispetto al 2022.

Analizzando il tempo di navigazione sui principali siti di streaming video che offrono servizi esclusivamente a pagamento nel mese di dicembre 2023, si evidenzia una crescita dell’11,8% rispetto a dicembre 2022. L’analisi delle ore complessivamente trascorse dai navigatori sulle diverse piattaforme nel 2023, consente di osservare, seppure con diversa intensità, una complessiva contrazione per i principali operatori con la sola eccezione del servizio Now di Comcast/Sky (in crescita del 35,7%).

Le piattaforme di video on demand che offrono servizi gratuiti, con 35,4 milioni di navigatori unici collegati a dicembre 2023 registrano, su base annua, una contrazione dell’audience di 1,5 milioni di soggetti. Tra le piattaforme gratuite, quelle maggiormente visitate in termini di utenti unici medi mensili sono risultate News Mediaset Sites (con 22,1 milioni), Sky TG24 (con 9,8 milioni) e RaiPlay (7,4 milioni).

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