L’OPERAZIONE

Vodafone cede il 18% di Indus Towers, operazione da 1,7 miliardi



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Via alla vendita della quota nella compagnia indiana. Bharti Airtel aumenta la propria partecipazione a quasi il 50%. Le risorse saranno utilizzate dalla telco britannica per rimborsare i prestiti relativi ai finanziamenti bancari in sospeso per 1,8 miliardi

Pubblicato il 19 giu 2024



TORRI

Il Gruppo Vodafone ha venduto 484,7 milioni di azioni di Indus Towers, pari al 18,0% del capitale sociale di Indus attraverso un’offerta bookbuild accelerato.

Il collocamento ha raccolto 153,0 miliardi di rupie, ovvero 1,7 miliardi di euro di proventi lordi che saranno utilizzati per rimborsare quasi interamente i creditori esistenti di Vodafone in relazione ai prestiti bancari in essere di 1,8 miliardi di euro garantiti proprio sulle attività indiane di Vodafone.

Vodafone ha ceduto il 18% di Indus Towers

La vendita di azioni della tower company indiana era già nei piani di Vodafone, ma era stata prevista in dimensioni più contenute: circa il 10% su una partecipazione del 21,5%. La vendita effettiva (18%) è stata quasi doppia, spinta dalla forte domanda da parte degli investitori, secondo fonti riservate sentite da Reuters.

Lo stesso strumento dei block deal utilizzato per questa operazione risponde a questo appetito del mercato e sfrutta il momento molto positivo della Borsa in India.

Bharti Airtel sale in Indus, i fondi dismettono

Della vendita di Vodafone Group ha approfittato la telco indiana Bharti Airtel, che ha aumentato la sua partecipazione in Indus dell’1%, portando la sua quota a circa il 49%.

Al contrario, la quota del Gruppo Vodafone è scesa al 3,1% dopo il collocamento, pari a 82,5 milioni di azioni di Indus, come riferito dal gruppo britannico in una nota.

Vodafone Idea, la filiale mobile di Vodafone in India, ha mantenuto la sua quota di Indus, mentre il colosso del private equity Kkr, il fondo canadese Cppib e la società indiana Patronus Tradetech avevano ceduto interamente le loro partecipazioni a febbraio.

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