LA DIFFIDA

Adiconsum-3, è scontro sugli spot

L’associazione dei consumatori chiede la sospensione della campagna che promuove l’offerta All-in-Small, giudicata fuorviante. L’azienda: “Informazioni chiare”, ma annuncia integrazioni alla pubblicità

Pubblicato il 22 Feb 2013

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È scontro Adiconsum3 sullo spot per la nuova sim. L’associazione dei consumatori chiede all’operatore di stoppare la pubblicità perché ingannevole: l’offerta, dicono ad Adiconsum, non spiega in modo chiaro le condizioni. Subito la replica dell’operatore: “La comunicazione è corretta, le informazioni sono chiare e messe bene in evidenza”. Ma annuncia anche di star “provvedendo a integrare gli spot aggiungendo maggiori informazioni”.

Secondo Adiconsum il nuovo spot per Sim ricaricabile All-In Small pubblicizza che con soli 4 euro al mese i clienti hanno a disposizione 120 minuti di chiamate verso tutti, 120 sms e 1 Gb di internet. “A leggere bene le condizioni sono diverse – dice Pietro Giordano, segretario generale Adiconsum – l’offerta All-In Small prevede, infatti, a fronte del pagamento di 1 euro ogni settimana, minuti, sms e il Gb di navigazione suddivisi settimanalmente, ma tutto ciò dallo spot non appare chiaro. Solamente negli ultimi secondi dello spot, infatti, e solo in calce alla tabella con la sintesi dell’offerta, l’azienda informa circa l’applicazione di soglie settimanali, che solo il blocco immagine o una visione ripetuta dello spot permetterebbero di individuare. In più, trattandosi di una Sim ricaricabile – e non di un abbonamento -, il consumatore non avrà la possibilità di verificare con calma le condizioni contrattuali prima dell’accettazione, limitandosi quindi alle informazioni dello spot”. L’offerta secondo l’Adiconsum è quindi la seguente: “i 120 minuti di chiamate equivalgono a soli 30 minuti a settimana di chiamate nazionali verso tutti i fissi e i mobili, come pure i 120 sms equivalgono a soli 30 sms nazionali a settimana e 1 Gb di internet equivale nella realtà a 250 MB di navigazione a settimana”.

“Ciò significa – prosegue Giordano – che se il credito settimanale di telefonate, sms e MB di navigazione internet non viene esaurito, viene perso e ogni settimana si ricomincia. Se invece si superano le quote settimanali previste, si deve versare un’extrasoglia”.

Ma per 3 le cose non stanno così: “le informazioni di dettaglio dell’offerta sono chiare e messe bene in evidenza nella scritta in sovraimpressione che, contrariamente a quanto affermato da Adiconsum, è visibile per circa un terzo della durata dello spot”. Inoltre “la scritta in sovraimpressione recita testualmente e a caratteri ben visibili con dimensioni superiori a quelle normalmente usate per tali comunicazioni: “soglie settimanali per: Internet sotto rete 3, minuti e sms”. L’indicazione – fanno ancora sapere dall’operatore – delle delle soglie settimanali é autoesplicativa e include di per sé il concetto di costi settimanali”.

L’operatore ricorda inoltre che “quello delle soglie è un meccanismo ampiamente diffuso nel mercato dove, ogni quantitativo di servizi legato ad una scadenza temporale, sia questa settimanale o mensile, non è utilizzabile se non viene fruito nel lasso di tempo previsto. Il meccanismo delle soglie è sempre associato a forti sconti sulle tariffe a consumo degli stessi servizi e, nel caso di 3, permette di risparmiare il 50% rispetto alla stessa offerta della concorrenza”.

E contrattacca: “Stupisce che in un momento di crisi come quello attuale, un’associazione dei consumatori si soffermi su aspetti secondari e non sull’estrema convenienza dell’offerta stessa che è di gran lunga la più competitiva del mercato e che consente di risparmiare il 50% rispetto alla concorrenza”.

In ogni caso lo spot sarà modificato: “Per rendere la comunicazione ancora più completa – fanno sapere – 3 sta provvedendo ad integrare gli spot aggiungendo maggiori informazioni riguardo a soglie e costi settimanali che, peraltro, vengono dettagliatamente spiegate sul sito www.tre.it”.

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