L'INTESA

Auto elettriche, le smart grid Enel “sposano” i distributori Eni

Prove di intesa per installare nelle piazzole dei benzinai apparati per la ricarica delle batterie. Le reti intelligenti di distribuzione dell’elettricità consentono la verifica dei consumi e la gestione a distanza del sistema

Pubblicato il 27 Mar 2013

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“Chiamamolo e-mobility”, la battuta è dell’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni. Dove “e” sta per elettrico, ma potrebbe anche essere l’iniziale di Eni e Enel. Le due maggiori aziende energetiche italiane hanno firmato oggi una lettera di intenti per la “collaborazione sulla mobilità elettrica dal punto di vista strategico, tecnologico, logistico e commerciale”. Se finora i due gruppi si sono sempre dati battaglia (dalle diatribe sull’energia nucleare all’ingresso di Eni nel mercato elettrico), l’auto pulita sembra ravvicinarli. E già in sé è una notizia.

Al momento l’intesa è ancora poca cosa (l’installazione una decina di colonnine elettriche per la ricarica delle auto in alcuni distributori Eni a partire dall’anno prossimo), ma potrebbe sfociare in qualcosa di ben più consistente se il mercato dell’auto elettrica prenderà piede. L’accordo Eni-Enel, tra l’altro, consentirà di installare le colonnine di ricarica delle batterie anche fuori le grandi citta, ad esempio lungo la rete autostradale.

Il tutto è reso possibile anche grazie all’uso delle tecnologie informatiche (in particolare il monitoraggio a distanza dei consumi e la gestione dei flussi di energia) e delle applicazioni legate alle smart grids in cui Enel è uno dei principali protagonisti in Italia.

L’amministratore delegato e direttore generale dell’Enel Fulvio Conti ammette che “le auto elettriche sono ancora troppo costose e ne circolano poche. Tuttavia – osserva – i modelli sono sempre più efficienti. In particolare, la velocità dello sviluppo tecnologico, soprattutto sul fronte delle batterie, consentirà presto di produrre auto competitive con i modelli a benzina”. Per il momento, sottolinea Conti, “’puntiamo a catturare una fascia di clienti che altrimenti non avremmo: quelli che non utilizzano l’auto per ragioni ambientali”.

Da parte sua, Scaroni nega di essersi portato il competitor in casa. Un po’ perché anche l’Eni vende elettricità alle famiglie, un po’ perché “da sempre siamo sensibili alle questioni ambientali: ogni volta che c’è un progetto che ci consente di rendere disponibili le nostre 4.500 stazioni di servizio per un’iniziativa ambientale siamo in prima fila”

Eni ed Enel realizzeranno un programma sperimentale per la ricarica di veicoli elettrici attraverso l’attivazione di colonnine con tecnologia Enel che verranno installate nelle stazioni di servizio e in alcuni siti di Eni, come la sede direzionale di San Donato Milanese e la sede della Divisione Refining & Marketing in via Laurentina, a Roma.

“L’obiettivo – spiega un comunicato – è identificare, in un periodo di circa sei mesi, la soluzione migliore per le attività di ricarica dei veicoli elettrici nelle stazioni di servizio e di definirne, entro il 2013, la sperimentazione in alcune aree geografiche selezionate”.

Tale sperimentazione avverrà attraverso l’installazione – in alcune eni station – di colonnine di ricarica con tecnologia Enel per veicoli elettrici del tipo “a ricarica veloce” (“fast recharge”), in corrente continua e in corrente alternata, capaci di garantire in 20-30 minuti un rifornimento di energia in tempi compatibili con una normale sosta “caffè’” o un “lunch” presso le stazioni di servizio Eni.

Con la “ricarica veloce” e la sua diffusione anche in aree extraurbane, sarà dunque possibile per gli eco-automobilisti utilizzare il proprio veicolo elettrico anche fuori dalle città.

“La sperimentazione consentirà anche lo studio di soluzioni integrate che offrano ai clienti della mobilità elettrica, grazie a una più capillare diffusione dei punti di ricarica, l’opportunità di ricaricare i propri veicoli sia attraverso la rete Enel già esistente pubblica e privata, sia in stazioni di ricarica veloce in aree pubbliche quali le eni station”, spiegano ancora le due aziende in una nota congiunta.

L’accordo prevede, inoltre, nell’ambito delle Eni Station dotate di sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili (per esempio, i pannelli fotovoltaici), lo studio di possibili applicazioni della tecnologia Enel utilizzata nell’ambito delle reti intelligenti (smart grids), al fine di massimizzare l’utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili.

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