INTERNET OF THINGS

Almaviva lancia Giotto, il motore “universale” dell’Internet of Things

La piattaforma universale per creare soluzioni IoT interpreta i dati dei dispositivi e integra sistemi grazie a Cisco Intercloud. Accento su interoperabilità e partnership. Tripi: “Sistema facilitante per incentivare ricerca e startup”

Pubblicato il 19 Nov 2015

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Che cosa manca alla Internet delle cose per esprimere a pieno tutte le sue potenzialità e diventare il motore di una nuova rivoluzione industriale? Superare la logica delle applicazioni “a silos” per entrare in una nuova era di servizi capaci di dialogare, semplificando la complessità. E’ questa la missione di Giotto, Almaviva Universal Platform for Enterprises, ovvero la piattaforma cloud universale realizzata da Almaviva, la leader nazionale nell’Information e communication technology, per sviluppare in modo semplice e sicuro nuovi progetti nell’IoT, presentata oggi a Roma.

“Siamo entrati nell’era di un’informatica ‘molecolare'”, ha affermato il presidente Alberto Tripi. Queste molecole altro non sono che le persone e le cose che in misura crescente comunicano e comunicheranno tra loro: nel 2020 sono previsti oltre 38 miliardi di oggetti intelligenti nel mondo che raccoglieranno informazioni (Big data). Occorrono quindi strumenti capaci di semplificare la creazione di applicazioni e di operare nella totale sicurezza dei dati raccolti. Giotto rappresenta una piattaforma completa, flessibile e scalabile che unisce in un unico supporto, rendendoli compatibili, tutti i componenti utili a dare forma alle idee nell’Internet delle cose. E’ come un insieme di mattoncini, ovvero componenti software, compatibili e collegabili, in parte già parzialmente assemblati in elementi universali, riutilizzabili più volte, con cui creare forme utili e diverse. La piattaforma universale Almaviva è anche capace di collegarsi alle altre reti e sistemi presenti in azienda e, grazie a Cisco Intercloud Fabric, si potrà collegare a sistemi e cloud eterogenei.

“L’IoT è diventato un fenomeno dirompente e quando si parla di connessione di oggetti e di sviluppo di applicazioni ‘smart’ diventa fondamentale trovare una modalità di integrazione universale, che superi i tradizionali silos tecnologici, per garantire un’accessibilità trasversale, sicura ed affidabile per tutti gli operatori, dalle grandi aziende alle start-up”, ha sottolineato Stefano Mainetti, professore della School of management del Politecnico di Milano e Ceo di Polihub. “Occorrono protocolli standard e Giotto è l’anello mancante sul percorso della IoT“.

Cisco ha sempre scommesso su standard aperti e innovazione”, è intervenuto Agostino Santoni, AD di Cisco Italia. “La rete deve essere intelligente e programmabile, capace di collegare cose, persone, processi, dati”. Cisco va dove ci sono integrazione e innovazione, ma anche “capacità di fare partnership”, ha proseguito Santoni, “perché l’innovazione non si fa da soli: di qui anche l’alleanza con Almaviva e l’importanza degli accordi con le università”.

Per incentivare la ricerca e lo sviluppo nell’ambito dell’Internet delle cose, Almaviva ha infatti avviato accordi di collaborazione con alcune università Italiane (IoT Lab del Politecnico di Milano, CTL Sapienza e Università degli Studi Roma Tre) e centri di ricerca, e altri ne seguiranno: Almaviva metterà Giotto e il proprio know-how a disposizione dei ricercatori con l’obiettivo di stimolare progetti di sviluppo e soluzioni innovative. “Rendere accessibili le tecnologie alle forze innovative del Paese è un’assoluta priorità”, sostiene Tripi. “Giotto è un motore facilitante per far partire nuovi progetti, incentivare la ricerca e far decollare nuove start-up; è una piattaforma al servizio dell’innovazione”.

Giotto nasce dall’esperienza di Almaviva in diversi settori. Il campo Green, con la piattaforma di analisi e gestione dei consumi SEM (Smart Energy Management), è stato illustrato da Stefano Capelli, Responsabile progetti nuovi business di Almaviva, mentre quello dei Trasporti, con il sistema di servizi wi-fi in stazione, Wi-Life Station, è stato presentato da Smeraldo Fiorentini, vice direttore generale Divisione Transportation di Almaviva, con il caso della Stazione Smart di Milano Centrale. Ma ci sono ancora gli ambiti della Sicurezza – oggi quanto mai attuale – della Logistica, dell’Agricoltura. Almaviva ha integrato tutte queste competenze per creare Giotto.

Giotto è un insieme di moduli che forniscono gli elementi per costruire soluzioni verticali in qualunque settore; questi moduli saranno raccolti in librerie con soluzioni utilizzabili da altri clienti”, ha indicato Nunzio Calì, vice direttore generale Direzione Operations Almaviva, ribadendo: “Con Giotto diamo supporto al mercato della IoT“.

Almaviva guarda naturalmente all’Italia, ma senza trascurare le potenzialità che si aprono sui mercati esteri: completamente sviluppato in Italia dal gruppo Almaviva, Giotto, ha suggerito Tripi, potrebbe avvalersi proprio delle partnership con grandi multinazionli come Cisco per “andare all’estero”.

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