Iliad supera Fastweb nella corsa agli asset Wind-3. Il testa a testa fra la società guidata da Alberto Calcagno e l’operatore francese di proprietà di Xavier Niel, noto in Italia per la sua posizione lunga complessiva pari al 15,143% del capitale con diritto di voto, ha ormai assunto i connotati del tormentone.
Ma secondo Bloomberg e non solo il punto di svolta è vicino e la scelta di Hutchison e Vimpelcom sarebbe caduta su Iliad. La società transalpina punta a diventare il nuovo quarto operatore mobile italiano, sfruttando la posizione dell’Antitrust europea e della Commissaria alla competizione Margrethe Vestager, restie a ridurre il numero di operatori da 4 a 3. Ad inizio giugno sono arrivate a Bruxelles le proposte preliminari di Fastweb, Iliad e Digicel (sfumato l’interesse di Tiscali) ma, dopo una restrizione del cerchio attorno ai primi 2, le controllanti di Wind e 3 avrebbero deciso di accelerare spingendo su Niel.
Il Corriere della Sera spiega che l’imprenditore francese avrebbe messo sul piatto circa 1,8 miliardi per antenne e frequenze in eccedenza dalla fusione, avanzando l’ipotesi che Wind e 3 continuino a gestire tali asset vendendo a Iliad la capacità di traffico, secondo lo stesso modello già sperimentato in Francia con Free (l’operatore mobile del Gruppo Iliad, ndr). Swisscom, proprietaria di Fastweb, vorrebbe invece rilevare gli asset per realizzare una rete mobile in grado di raggiungere il 100% di copertura nel 2021, investendo 1 miliardo nei prossimi 5 anni.
Il verdetto dell’Antitrust Ue, salvo ulteriori rinvii, arriverà entro l’8 settembre ma la matassa di torri e frequenze andrà ovviamente sbrigata prima. Secondo fonti vicine al dossier domani a Bruxelles si terrà una riunione per valutare le proposte avanzate da Fastweb e Iliad, ma una decisione definitiva potrebbe non essere così vicina. Intanto Niel mette la freccia: basterà per mettere le mani sullo “spezzatino” e fare contenti anche Hutchison e Vimpelcom?