OSSERVATORIO AGCOM

L’agonia italiana degli sms: in picchiata del 70%

Osservatorio Agcom: i messaggini continuano a perdere quota a causa di Whatsapp & co. Nei primi tre mesi 2016 sono stati “appena” 6,6 miliardi contro i 23,5 miliardi del record 2012

Pubblicato il 14 Lug 2016

Mila Fiordalisi

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Un tracollo che nessuo avrebbe mai potuto immaginare. In così poco tempo e a ritmi così vertiginosi. Gli sms, che hanno rappresentato per anni la gallina dalle uova d’oro degli operatori di telecomunicazioni si stanno avviando verso il capitolo finale. I 23,5 miliardi di messaggini inviati nel primo trimestre 2012 (un record storico) sono ormai solo un ricordo visto che il primo trimestre 2016 ne ha registrati “appena” 6,6 miliardi, il 70% in meno rispetto a quattro anni fa e il 25% in meno al confronto con il primo quarter del 2015. Il tutto a causa delle applicazioni di messaggistica, Whatsapp in testa. Se poi la creatura acquisita da Facebook riuscirà a tenere testa al mercato o se altre soluzioni si faranno strada non è possibile prevederlo. Fatto sta che al momento i messaggi viaggiano attraverso sistemi ben più rapidi e interattivi rispetto ai “vecchi” sms. È quanto emerge dall’Osservatorio trimestrale Agcom (a marzo 2016) da cui emergono anche altri dati interessanti, come quelli realtivi agli accessi in fibra.

Oltre 800mila i nuovi accessi in un anno: l’Italia ha messo il piede sull’acceleratore della banda ultralarga e seppur gli accessi siano ancora relativamente pochi per parlare di una svolta, oramai la strada sembra tracciata. Gli accessi complessivi Nga ammontano a 1,7 milioni di linee. Da inizio anno si registrano 280mila nuove linee, il doppio rispetto al trend dei primi tre mesi di un anno fa (+125mila linee)

Telecom Italia e Fastweb i due operatori “leader” con l’80% di marketshare nelle tecnologie Fttx, seguite a distanza da Vodafone a quota 18,5% che però sta crescendo molto sia sul fronte della penetrazione di mercato (nel primo trimestre 2015 era a quota 5,9%) sia delle nuove linee (103mila le nuove attivazioni contro le 134mila di Telecom). Gli accessi a 30 Mb stanno dunque progressivamente aumentando: lee linee broadband con una velocità superiore ai 10 Mbit superano il 31% del totale (22,3% nel marzo 2015) e l’8,2% è rappresentato dalle linee con velocità superiori ai 30 Mbit (corrispondentemente, il 4,3% nel 2015).

In forte crescita anche la banda ultralarga mobile: nel primo trimestre del 2016 le sim che hanno effettuato traffico dati hanno raggiunto i 51 milioni di unità (+11,6% su base annua). Continua, intensa, la crescita del traffico dati (+52% circa rispetto ai primi tre mesi del 2015) e su base annua si è registrato un aumento del 36% del consumo unitario di dati.

I DATI DELL’OSSERVATORIO IN SINTESI

L’OSSERVATORIO TRIMESTRALE A MARZO 2016

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