HARDWARE

Google lancia lo smartphone top di gamma, guanto di sfida a Apple

Domani la presentazione del nuovo device e degli accordi con le telco che lo distribuiranno. L’azienda così punta a recuperare la fascia di mercato più remunerativa da sempre appannaggio degli iPhone. In arrivo anche lo speaker smart Home: farà concorrenza ad Amazon Echo

Pubblicato il 03 Ott 2016

texacare-smartphone-160608124127

Google si prepara all’ingresso ufficiale nel mondo dell’hardware mobile, in diretta competizione con Apple e Amazon, lanciando questa settimana il primo smartphone disegnato da Big G e col marchio Google, come anticipa il Financial Times. L’azienda di Mountain View presenterà anche un altoparlante smart che riconosce la voce, emulo di Amazon Echo. Da tempo Google lavorava all’ingresso nel mondo del gadget hitech, ma la strategia ha preso forma e definizione a inizio anno con la creazione a Mountain View di una divisione dedicata all’hardware.

Questi nuovi device rientrano nel progetto di Google di offrire in misura crescente hardware “proprio”, evidenzia Jan Dawson, senior analyst di Jackdaw Research, anche se, secondo l’analista, l’intenzione primaria di Google resta quella di fissare standard e fornire modelli che aiutano i partner a innovare.

I primi passi di Google nel mondo smartphone risalgono a quando il colosso californiano era proprietaria di Motorola, con cui ha tentato di produrrre propri cellulari di fascia intermedia. Google ha anche i cellulari Nexus co-branded con i produttori di device e che sono i portabandiera del suo sistema operativo mobile Android. Il lancio dello smartphone a marchio Google, che dovrebbe avvenire nel corso di un evento che si terrà martedì a San Francisco, è tuttavia, secondo quanto prevedono gli esperti, un tentativo dirett di aggredire il segmento di fascia alta, in concorrenza con iPhone e gli smartphone Android premium creati da Samsung.

Circa quattro smartphone su cinque oggi venduti nel mondo hanno il sistema Android, ma Apple mantiene una salda presa sul segmento di fascia alta del mercato, che è anche il più remunerativo. I dati ufficiali della Mela indicano anche la spesa su App Store è molto maggiore di quella registrata dal negozio rivale di Google, Play. “Google non se ne starà con le mani in mano a guardare il concorrente sottrarle mercato e ricavi”, commenta Geoff Blaber, analista di CCS Insight.

Il nuovo smartphone di Google dovrebbe essere venduto, al contrario di quanto accade con Nexus, con lo stesso modello di iPhone e dei prodotti Samsung, ovvero tramite accordi con gli operatori mobili, che permettono di raggiungere un mercato più ampio. “Quel che Google svelerà domani sui piani di marketing e distribuzione conta più delle caratteristiche tecniche del cellulare”, nota Dawson.

Gli analisti si aspettano altri annunci in ambito hardware da parte di Google; in particolare è atteso un device attivato da comandi vocali, Home, simile ad Amazon Echo, e dotato dell’assistente vocale di Google, Assistant, frutto dello sviluppo condotto dall’azienda nel settore dell‘intelligenza artificiale. Anche i nuovi smartphone con marchio Google dovrebbero avere Assistant di default, così come Apple usa Siri per i suoi iPhone.

Home di Google è in pratica un terminale intelligente per le case: Echo di Amazon ha il vantaggio di essere arrivato prima sul mercato ma, secondo Blaber, Google “si porterà subito avanti nella gara perché ha le competenze nella ricerca e nel machine learning”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati