Da “I magnifici 7” a “Suicide squad”, da “Ghostbusters” a “Oceania”, da “La leggenda di Tarzan” a “Passengers”. Sono alcuni dei film di prima visione presenti nei cataloghi dei 41 siti pirata oscurati oggi dalle unità speciali della Guardia di Finanza, nell’ambito dell’operazione “Odissea 3” coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma. Tra i siti oscurati in applicazione del decreto emesso dal Gip del Tribunale di Roma con l’accusa di aver violato l’articolo 171 della legge 6333/41, quello che tutela il diritto d’autore, alcuni trasmettevano anche in diretta streaming eventi sportivi di cartello, come la Premier League, La Ligue1, Bundesliga, La Liga, Champions League, nonché le principali manifestazioni automobilistiche e motociclistiche, Formula 1, Moto GP, senza dimenticare i più importanti tornei di tennis Atp, da Wimbledon al Roland Garros, dagli US Open, agli appena conclusisi Australian Open.
Questi nuovi sequestri, che portano a 290 i siti sequestrati negli ultimi tre mesi dalla Gdf, sono stati resi possibili – si legge in una nota – grazie alle innovative metodiche investigative messe a punto, per la prima volta in Italia, dagli operatori del Nucleo Speciale Radiodiffusione Editoria, che hanno consentito il superamento dei sistemi di anonimizzazione, utilizzati dai pirati.
Due i canali investigativi seguiti dalle fiamme gialle: il primo è noto come “follow the money”, e ha riguardato la pubblicità che sosteneva i siti pirata, il secondo definito “follow the hosting”, mira a rendere vano il tentativo di far risultare all’estero il “server” del sito pirata, che utilizza, a tal fine, sistemi di anonimizzazione disponibili in cloud. “In pratica – spiega la Guardia di Finanza – individuato il sito web che opera illegalmente, viene richiesto ai provider di verificare sui propri server la presenza di un servizio ‘Web hosting, cloud hosting, Vps Hosting, server dedicato’, oppure la fornitura di un servizio per il trasferimento o registrazione del nome a dominio”.
“L’operazione condotta dalle Unità speciali della Guardia di Finanza rappresenta un importante colpo inferto alla pirateria on line – commenta Angelo Marcello Cardani, presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – Sul rispetto del diritto d’autore on line, Agcom ha competenze specifiche che le sono assegnate dal legislatore”. “In tale contesto la collaborazione tra l’Autorità e la Guardia di Finanza è particolarmente importante, anche in virtù del protocollo d’intesa rinnovato nel 2015”, aggiunge Cardani, ricordando che, con l’entrata in vigore del Regolamento in materia di diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica, è stato istituito il Comitato per lo sviluppo e la tutela dell’’offerta legale di opere digitali a cui partecipa anche il Nucleo speciale per la Radiodiffusione e l’Editoria della Guardia di Finanza. “Il costante e attento monitoraggio effettuato su Internet da parte dei Reparti delle Fiamme Gialle – conclude – è indispensabile per il contrasto della pirateria on line che comporta evidenti distorsioni di mercato”.
La pirateria audiovisiva, secondo i dati Fapav, Federazione per la tutela dei contenuti audiovisivi e multimediali, il tasso di diffusione della pirateria audiovisiva in Italia era del 37%, per un danno economico stimato di circa 500 milioni di Euro. Sempre secondo Fapav il 34% dei prodotti cinematografici era già disponibile online illecitamente il primo giorno di programmazione nelle sale, entro il primo weekend era invece online illegalmente il 58% dei film.
“Oltre a violare la legge, nel caso venga scaricato e condiviso, consumando un prodotto illegale in streaming si rischia concretamente di danneggiare, con effetti spesso irreparabili, il proprio Pc o Tablet attraverso applicazioni terze che vengono scaricate – avvertono le fiamme gialle – ovvero si rischia di cliccare su finte icone “play” che celano pubblicità con virus, malware, popup, script malevoli”.