PAGAMENTI

Pimpinella (Aiip): “E-payment alleato della crescita economica”

Il presidente dell’Associazione italiana istituti di pagamento e di moneta elettronica: “L’e-commerce dimostra che oggi è il consumatore digitale a dettare i tempi del mercato. I pagamenti 2.0 sono il futuro”

Pubblicato il 22 Feb 2017

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“È questa forse la vera rivoluzione del digitale, al netto delle tante millantate: un tempo inseguivamo i saldi e gli autobus. Oggi è il consumatore a dettare i tempi ed il digitale diventa la soluzione migliore per muoversi nel mondo fisico”. Maurizio Pimpinella, presidente dell’Associazione italiana istituti di pagamento e di moneta elettronica (Aiip), spiega così il grande cambiamento in atto nel mondo dei pagamenti digitali. È stato lui a fare gli onori di casa durante l’evento promosso dall’associazione e andato in scena oggi a Roma per tracciare lo stato dell’arte e le prospettive di un settore tanto decisivo per la crescita del Paese.

Inizialmente appannaggio esclusivo di banche e circuiti, il comparto delle procedure di incasso e pagamento si è aperto agli istituti di pagamento e di moneta elettronica grazie alla prima direttiva europea sui pagamenti. Oggi, alla luce della Payment Services Directive II, lo scenario ha subito un’ulteriore evoluzione: gli over-the-top, quali Google, Amazon, Apple, Alibaba, PayPal ricoprono infatti un ruolo di primo piano. Non in ultimo Facebook, di recente autorizzato dalla Banca Centrale Irlandese ad operare come e-money institution in Europa. E l’Italia sta trovando nei pagamenti digitali, con 153 miliardi di euro in volumi d’affari (+11% in un anno a fine 2015), un alleato per risollevare l’economia del Paese.

“Se è vero che la capitale è specchio del Paese, Roma non concede il beneficio del dubbio: gli acquisti durante i saldi, indicatore fedele sotto molti punti di vista della fiducia dei cittadini nell’economia, sono stati pochi”, spiega Pimpinella che ha una motivazione chiara per questo fatto. “I consumatori sono andati a fare shopping altrove ossia online. Infatti, quasi il 70% dei consumatori utilizzerebbe sempre il canale web per i propri acquisti. Tra chi è già online, l’87% utilizza piattaforme di e-commerce”.

La comodità del digitale, prosegue il presidente, “è palese in una città come Roma, spesso messa in scacco da scioperi del servizio di trasporto pubblico e recentemente anche dai tassisti: fortunatamente, i digital payment creano opportunità laddove sembra non vi siano. Ammesso che si intenda fare shopping nei negozi fisici, grazie ad Uber, carsharing e servizi analoghi riusciamo a muoverci senza disagi particolari”.

Il presidente dell’Aiip affronta anche l’ipotesi allo studio dell’Unione Europea, che starebbe pensando di stringere le maglie della strong customer authentication, ossia dell’autenticazione per effettuare acquisti online. Il Black Friday, alla luce del “check-out rinforzato”, forse non sarebbe mai esistito. “Non è un caso che MasterCard, Visa e PayPal abbiano espresso non poche perplessità in merito. Quasi 7 consumatori europei su 10 sarebbero indotti ad abbandonare l’acquisto via web nel caso di passaggi ulteriori al checkout. In Italia, lo farebbe circa il 60% dei consumatori”, sottolinea Pimpinella che conclude: “Il sistema Paese, ad oggi incapace di crescere, non ha bisogno di ulteriori battute d’arresto: il rilancio dell’Italia passa attraverso i digital payment. Dobbiamo evitare di mettere i cittadini in fila alle casse dell’e-commerce“.

Tra gli altri, presenti all’evento di oggi il Vice Ministro Luigi Casero, Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, Camera dei Deputati, l’Onorevole Sergio Boccadutri, Commissione Parlamentare di Inchiesta sul livello di digitalizzazione e innovazione delle Pubbliche Amministrazioni e sugli investimenti complessivi riguardanti il settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, Claudio Impenna, Vice Capo del Servizio Supervisione Mercati e Sistema dei Pagamenti, Banca d’Italia, e Claudio Clemente, Direttore Unità Informazione Finanziaria per l’Italia, Banca d’Italia.

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