DATI PERSONALI

Trump smonta la privacy by Obama: “Deregulation” per le Tlc

Il presidente della Fcc Ajit Pai chiede di stoppare l’entrata in vigore, prevista per domani, delle norme che prevedono una stretta sui fornitori di servizi a banda larga. No a favori agli OTT: “Regole uguali per tutti”

Pubblicato il 28 Feb 2017

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Privacy, negli Usa si ricambia tutto. Sul filo di lana – le nuove regole sarebbero dovute entrare in vigore domani – il presidente della Federal Communications Commission Ajit Pai chiede un nuovo voto alla commissione per sospendere le norme approvate a ottobre 2016 sotto la “gestione Obama“. La sterzata andrebbe a favore delle Tlc. Approvate dal predecessore Tom Wheeler, le norme avrebbero infatti imposto condizioni più stringenti – anche rispetto agli Internet player, Google & Co. – per il trattamento dei dati personali. Inp articolare i fornitori di banda larga come AT&T e Comcast avrebbero non solo dovuto ottenere il consenso degli utenti per poter gestire i loro dati personali, ma anche fornire maggiori strumenti a tutela dei consumatori e informazioni tempestive su eventuali disfunzioni della rete.

Le regole erano state da subito avversate dall’industria delle Tlc che spingevano per far valere invece le norme già esistenti dettate dalla Federal Trade Commission (commercio): “Sono sufficienti a garantire la tutela dei consumatori: le regole Fcc creano solo confusione e conflitti” era la loro posizione.

Oggi il colpo di scena, con una netta presa di posizione della Fcc a fianco degli Isp. “Tutti gli stakeholder che operano nel mondo online devono essere soggetti alle stesse regole, e la Fcc non può permettersi di favorire un tipo di azienda rispetto ad altre” ha fatto sapere Pai che ha dunque chiesto alla Fcc di votare domani 2 marzo per sospendere la “vecchia” direttiva.

Il nuovo chairman Pai in questo modo si è di fatto schierato a fianco degli Isp sostenendo di voler spingere un quadro coordinato di regole “technology neutral”, coordinato con gli standard Ftc. E ha chiesto alla Fcc di votare domai 2 marzo per sospendere la “vecchia” direttiva.

Contraria all’iniziativa la commissaria Fcc Mignon Clyburn che esterna “preoccupazione” per la proposta che rischia di lasciare “non protetti” i consumatori: criticata anche la modalità della proposta: ai commissari vengono dati solo 4 giorni di tempo per decidere invece delle tradizionali tre settimane. Appoggia Clyburn la commissaria della Ftc Terrell McSweeny. Al voto, l’ago della bilancia sarà rappresentato dal commissario Michael O’Reilly (in precedenza ha manifestato appoggio a Pai).

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