L'ANALISI

Oxford Economics: digital payment fa rima con profitti

Secondo lo studio “Future of the money” il 42% delle imprese che registrano crescite di fatturato superiori all’11% sono quelle che offrono strumenti di e-payment

Pubblicato il 28 Feb 2017

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Le aziende che crescono più in fretta sono spesso quelle che accettano pagamenti via mobile. E’ ciò che emerge da un’indagine che ha censito 2.300 aziende e consumatori in tutto il mondo. Lo studio intitolato “Future of Money”, condotto per Ntt Data e Ingenico ePayments da Oxford Economics e Charney Research ha rilevato che il 42% delle aziende che hanno una crescita annuale del fatturato superiore all’11% propone una app che supporta acquisti e pagamenti, mentre solo il 32% di chi cresce più lentamente ne dispone.

“Un terzo dei consumatori pensa che il mobile diventerà la forma di pagamento dominante nei prossimi 10 anni e al tempo stesso ben il 70% è preoccupato per il furto di dati. Le società devono quindi prepararsi a questo grande cambiamento, che in Europa avrà come acceleratore la normativa PSD2 che entrerà in vigore da gennaio 2018 – spiega Mauro Giorgi, Svp Financial Services Ntt Data Italia – Vincente sarà chi avrà la migliore Customer Experience. A Malta con la soluzione Myney, abbiamo dimostrato il vantaggio competitivo ottenibile dall’innovazione nei pagamenti”.

I pagamenti via mobile sono anche associati a una rapida crescita dei profitti. La ricerca, che ha esaminato 2000 clienti e 300 dirigenti d’impresa in 10 regioni del mondo ha rivelato che il 43% delle imprese i cui profitti crescono dell’11% o più offrono una app per i pagamenti. Invece, solo il 34% delle aziende con una crescita dei profitti inferiore offre app di questo tipo. Tra le società con una crescita nulla o negativa dei profitti, solo l’8% offre la possibilità di pagamento tramite app.

Seppur con un divario leggermente meno accentuato, il 51% delle aziende a crescita rapida vende beni e servizi online, mentre solo il 47% di quelle a crescita lenta lo fa.

“Questi risultati sottolineano la necessità per le aziende di fare dell’innovazione dei pagamenti un parte integrante della loro strategia di crescita – evidenzia Peter Olynick, Retail Banking Senior Practice Lead di Ntt Data Consulting in America – Le imprese dovrebbero operare per fornire un’esperienza di pagamento fluida offrendo prodotti e processi innovativi. Tali sforzi incideranno positivamente sulla soddisfazione del consumatore, faciliteranno il commercio al di là delle frontiere nazionali e renderanno l’esperienza dello shopping più efficiente”.

Da evidenziare come l’uso delle criptomonete e l’adozione dei mobile wallet coincidono. Il 48% delle aziende accetta pagamenti via mobile e accetta anche le criptomonete, mentre sono solo il 7% non accetta pagamenti via mobile.

Il 9% dei consumatori dice di possedere e usare criptomoneta, mentre i pagamenti via mobile rappresentano meno dell’ 8% della spesa globale dei consumatori. Infine 1 società su 4 già riceve pagamenti in moneta virtuale, soprattutto nei settori tecnologici e bancari.

Inoltre i pagamenti elettronici incoraggiano la crescita delle vendite internazionali. Tra le società con una crescita dei profitti superiore all’11%, il 56% si rivolge a un mercato internazionale, cosa che è vera solo per il 44% delle loro controparti a crescita più lenta. Le aziende che vendono prodotti e servizi al di là delle loro frontiere dichiarano di ricevere il 53% del loro fatturato da pagamenti elettronici, inclusi quelli effettuati via mobile app mentre quelle che lo fanno solo sul mercato domestico ottengono il 58% del loro fatturato da pagamenti in contanti, assegni o carte di credito fisiche.

I paesi in via di sviluppo indicano il futuro della moneta. I consumatori nei mercati emergenti usano i mobile payment due volte tanto rispetto ai paesi sviluppati per viaggi, svago, videogiochi, elettrodomestici e abbigliamento.

Il 58% dei consumatori dei paesi in via di sviluppo fanno pagamenti via mobile almeno una volta a settimana, percentuale che scende al 39% nei paesi sviluppati. In Kenya e in Cina l’adozione dei pagamenti mobile è stata più veloce: l’83% dei consumatori in Kenya e il 70% di quelli cinesi pagano via mobile almeno una volta a settimana.

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