Digitalizzare 40 palazzi di giustizia al mese, portare il wi-fi in
10mila scuole italiane entro il 2012, spingere l’uso dei
certificati medici online. Questa la roadmap annunciata oggi a Roma
dal ministro della PA e Innovazione Renato Brunetta in occasione
del taglio del nastro della XXII edizione di Forum PA. Una roadmap
che ha ottenuto il riconoscimento anche da parte del presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano, il quale in un messaggio fatto
pervenire al ministro ha sottolineato "l'importanza della
formazione di una solida rete interattiva tra soggetti pubblici,
cittadini e imprese che potrà concorrere a garantire un più
trasparente ed efficace utilizzo del grande patrimonio umano e
professionale degli uomini e delle donne che della Pubblica
amministrazione fanno parte".
“L'implementazione della giustizia digitale riguarderà 40
tribunali al mese – ha sottolineato il ministro aggiungendo che
“metà del lavoro sarà fatto entro quest'anno e l'altra
metà nel prossimo”. Il processo di digitalizzazione riguarderà
in totale 477 tribunali in tutta Italia di cui nove però hanno
annunciato di non voler partecipare al processo. “Andrò a
visitarli insieme al ministro della Giustizia Alfano per
convincerli”, ha annunciato Brunetta. Il progetto di giustizia
digitale permetterà il disbrigo di notifiche ed altri
documenti.
Riguardo alla scuola l’investimento annunciato è di 10 milioni
di euro che serviranno a dotare di connessioni wi-fi 10mila
istituti di qui alla metà del prossimo anno. "Dalle ore 12 di
oggi – ha puntualizzato il ministro – è possibile iniziare a
prenotarsi per avere la dotazione dell'hot spot”. Due le fasi
in cui si articolerà il progetto: la prima, della durata di sei
mesi permetterà la prenotazione di 5mila scuole, la seconda
consentirà di aggiungere le restanti 5mila. “Il mio sogno – ha
detto Brunetta – è di fornire il wi-fi a tutte le scuole
elementari”. Il progetto prevede l'apertura al contributo di
enti, fondazioni e Regioni per ampliare la fornitura del kit visto
che al momento ne sono previsti al massimo due per scuola.
"Sono contento, è una buona notizia che il governo abbia
aperto questo capitolo", ha commentato il presidente della
Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. "Sono orgoglioso di
potere dire che noi abbiamo cominciato tre anni fa. Oggi a Roma i
palazzi di Giustizia, le scuole, gli ospedali hanno il wi-fi. Ci
sono già 700 punti di accesso alla rete gratuita, 80 mila
abbonati. Proporrò al ministro Brunetta di federare questa rete
alla nostra che sta crescendo, perché non bisogna sovrapporre i
progetti ma integrarli e sono sicuro che ci sara' la massima
disponibilita' del governo".
Il “capitolo” sanità vedrà impegnata in pole position la
Regione Lazio: “Con la Regione abbiamo deciso di avviare una
campagna promozionale rivolta alle imprese del Lazio per il
certificato medico online e per accelerare le altre iniziative”,
ha detto Brunetta. Da parte sua il presidente della Regione Renata
Polverini ha spiegato che si tratta di un progetto sperimentale
“per provare, e ci riusciremo, ad agganciare tutte le imprese al
servizio del certificato medico online dell'Inps. Lo faremo
insieme alla Camera di Commercio e a Unioncamere che hanno dato
disponibilità. Grazie alla vicinanza con il ministero potremo
essere la regione pilota in questa campo”.
Brunetta ha inoltre acceso i riflettori sulla Pec. E il ministro
propone di estenderla anche agli immigrati: “Dobbiamo
assolutamente accelerare sulla Posta Elettronica Certificata e sul
collegamento con l'Inps. Serve un'operazione capillare
partendo dai consulenti del lavoro”. Il ministro ha anche
chiamato in causa Confindustria: "Cara Emma – ha detto il
ministro in risposta al presidente Marcegaglia – le riforme le
stiamo facendo. Abbiamo bisogno di te e di tutte le imprese. Ad
esempio vorrei che tutte le imprese fossero dotate di Pec ma non è
così. Ogni tanto mi diverto a guardare i ritardi delle
imprese".
"Entro l'anno, il 100% dei servizi Inps saranno
esclusivamente on line, ovvero telefonici, ovvero attraverso
intermediari, come Caf e Patronati", ha detto il presidente
dell'Inps Antonio Mastrapasqua, "E' una rivoluzione di
comodità: i cittadini potranno fare tutto da casa".