(Hannover) – Intelligenza artificiale, Cloud computing, droni e self-driving car, realtà virtuale, Internet of things, robotica e Cybersecurity. Sono i temi al centro dell’edizione 2017 del Cebit, il salone dell’economia digitale che si apre oggi ad Hannover e durerà fino al 24 marzo. Un evento a cui ogni anno partecipano circa 3mila espositori e in media più di 200mila visitatori, che quest’anno ha dedicato il proprio slogan all’economia digitale: “d!conomy – no limits”. A tagliare il nastro, nella cerimonia inaugurale che si è svolta ieri sera di fronte a più di 2mila ospiti, il cancelliere federale della Germania, Angela Merkel, insieme a Shinzo Abe, primo ministro del Giappone, “partner country” di questa edizione della fiera annuale che si tiene nella capitale della Bassa Sassonia. Proprio lo stand del Giappone è il più esteso nella storia della manifestazione, con 7.200 metri quadri e 120 aziende che presenteranno le loro eccellenze tecnologiche.
Durante la manifestazione sono previsti i keynote speech di nomi noti dell’economia digitale e rappresentanti delle istituzioni: tra gli interventi verso i quali c’è più aspettativa c’è quello di Edward Snowden, che parlerà in una diretta via Web dalla Russia su come i servizi di intelligence statunitensi si muoveranno dopo l’elezione di Donald Trump alla presidenza degli stati Uniti. Altri speaker d’eccellenza Ray Kurzweil, pioniere dell’intelligenza artificiale, Hiroshi Ishiguro, tra i “padri della robotica”, il sociologo Michal Kosinski e il commissario Ue al digitale Andrus Ansip.
Tra i temi specifici su cui sono puntati i riflettori dell’evento ci sono i droni, ai quali la fiera dedica un parco ad hoc all’aria aperta con dimostrazioni live sulle principali applicazioni commerciali dei velivoli a pilotaggio remoto, sia nel campo delle soluzioni già disponibile sia per quelle in via di sperimentazione. Ma al di là delle dimostrazioni ci sarà spazio anche per le discussioni sugli aspetti regolatori, con i principali esperti del settore che si confronteranno sugli aspetti tecnici e legali della diffusione dei velivoli a guida autonoma.
Tra i settori che stanno catalizzando gli investimenti dell’industria, e che non potevano mancare al Cebit 2017, c’è quello dell’automotive: dai bus a guida autonoma sperimentati dall’azienda di trasporti svizzera Schweizer PostAuto AG, che hanno già trasportato più di 12mila passeggeri, fino alle soluzioni che consentono di integrare le “smart auto” nelle smart city, per la gestione del traffico o dei parcheggi in città. In questo quadro un focus specifico è dedicato ai software e al loro ruolo nella catena del valore dell’automotive, dall’Iot applicato agli ambienti di produzione fino alle possibili applicazioni nel marketing.
Uno spazio e iniziative ad hoc sono dedicate alle startup e alle piccole e medie imprese: le prime possono contare su spazi dedicati per mostrare le loro idee e le loro soluzioni, le seconde su “percorsi digitali” dedicati per orientarsi nella strada verso la digital transformation. All’interno di “Scale11”, lo spazio dedicato alle startup, più di 320 nuove imprese innovative da 35 Paesi espongono le loro idee proponendole ad altre startup come ai giganti del settore.
In tema di robot, uno dei punti forti della manifestazione è la presentazione delle possibili interazioni tra gli automi e gli uomini: proprio a questo è dedicato lo stand della società giapponese Kawada Robotics corporation che porta la propria tecnologia Nextage, la nuova generazione di robot umanoidi in grado di lavorare fianco a fianco con i “colleghi” in carne e ossa. Accanto al prodotto giapponese, in un padiglione attiguo, Ibm presenta “Connie”, il primo robot con un cervello alimentato dall’intelligenza artificiale di Watson, utilizzato come concierge all’hotel Hilton McLean in Virginia.
Nel campo della salute, tra gli highlights della manifestazione c’è il lavoro di un gruppo di ricercatori della Saarland University, che hanno lavorato con il sistema “Curetis” sui batteri resistenti agli antibiotici: combinando tramite algoritmi un ampio database di geni hanno dato vita a un test che è in grado di rilevare in tempi rapidi queste resistenze nei pazienti.
Guardando al futuro, digital transformation è sinonimo di 5G, il nuovo standard di comunicazione per le reti mobili, di cui al Cebit vegono presentate le potenzialità applicate all’Internet of things, a industria 4.0, e allo sviluppo dei servizi per le smart city.