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Bandi Infratel, Tar del Lazio respinge il ricorso di Tim: via libera a Open Fiber

La compagnia guidata da Cattaneo si era rivolta alla giustizia amministrativa perché i bandi avrebbero favorito la società controllata da Enel e Cdp. Infratel: “Confermata correttezza della procedura di gara”

Pubblicato il 20 Mar 2017

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Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso di Telecom Italia (Tim) contro i bandi Infratel per la realizzazione di una rete a banda ultralarga nelle aree a fallimento di mercato. Secondo una comunicazione del Tribunale amministrativo la sentenza pubblicata oggi “respinge, dichiara inammissibile” il ricorso. Tim si era opposta alle regole per i bandi Infratel per circa 4 miliardi di euro anche perché, sosteneva, favorivano Open Fiber, società controllata dal gruppo Enel e Cdp.

Infratel esprime “soddisfazione per la decisione del Tar” del Lazio. Il Tribunale ha anche condannato Telecom Italia al pagamento delle spese processuali, si legge in una nota di Infratel.

La decisione “conferma la correttezza del bando di gara messo a punto dopo una rigorosa istruttoria ed un approfondito lavoro tecnico. Il bando, peraltro, aveva ottenuto il parere favorevole dell’Autorità per le Comunicazioni (Agcom), della Autorità concorrenza del mercato (Agcm) e dell’Autorità dell’Energia ed era stato sottoposto alla vigilanza collaborativa con l’Anac, ottenendo anche da quest’ultima parere positivo”, sottolinea la nota. A questo punto i lavori per la realizzazione di una rete di proprietà pubblica nelle aree a fallimento di mercato possono finalmente entrare nella fase esecutiva, conclude Infratel.

Lo scorso 7 marzo il cda di Infratel ha aggiudicato a Open Fiber i cinque lotti della gara da 1,4 miliardi per la realizzazione delle infrastrutture a banda ultralarga nelle aree bianche in sei Regioni. L’aggiudicazione della gara fa seguito al lavoro svolto dalla Commissione chiamata a verificare la congruità delle offerte vista la ingente discrepanza con quella presentata in particolare da Telecom Italia.

In dettaglio: 123 milioni per il Lotto 1 (Abruzzo e Molise), 232 milioni per il Lotto 2 (Emilia Romagna), 439 milioni per il Lotto 3 (Lombardia), 222 milioni per il Lotto 4 (Toscana) e 388 milioni per il Lotto 5 (Veneto). Gli interventi che Open Fiber sarà chiamata a realizzare consentiranno di portare la banda ultra larga in 3.000 comuni italiani, coinvolgendo circa 6,5 milioni di cittadini, 3,5 milioni di unità immobiliari e oltre 500.000 sedi di imprese e pubbliche amministrazioni. La rete sarà data in concessione per 20 anni e rimarrà di proprietà pubblica.

Open Fiber nel frattempo si è candidata anche per il secondo bando, quello da 1,2 miliardi, per la realizzazione delle reti ultrabroadband nelle aree bianche di 10 Regioni (Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia) più la Provincia di Trento, per un totale di 3.710 comuni.

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