“Le innovazioni introdotte dall’Agenzia delle Dogane, come per esempio il fascicolo elettronico, si sono rivelate intelligenti e rispettose di tutti i portatori d’interesse”. Lo afferma Paolo Coppola, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul livello di digitalizzazione e innovazione delle pubbliche amministrazioni, al termine dell’audizione odierna con Giuseppe Peleggi, direttore dell’Agenzia delle Dogane e Teresa Alvaro, direttore centrale Tecnologie per l’innovazione.
“La Commissione non si occupa solo degli aspetti negativi – ha proseguito Coppola -, ma studia i modelli vincenti per capire come replicare le migliori pratiche. L’Agenzia delle Dogane è sicuramente un esempio di cui il nostro Paese deve andare fiero. Quando la digitalizzazione è un valore aggiunto, non sono necessarie norme per obbligare i cittadini e le imprese ad adattarsi. È sufficiente raggiungere gli obiettivi con professionalità e con l’umiltà nell’ascoltare tutti i soggetti interessati”.
Il fascicolo elettronico messo a punto dall’Agenzia delle Dogane permette di controllare le merci in arrivo per via telematica ancora prima dell’ingresso della nave in porto e che di fatto consente di mantenere attive le operazioni di sdoganamento per tutto l’arco delle 24 ore. Operazioni di questo genere hanno permesso un generale innalzamento della media delle dichiarazioni sdoganate nei porti nazionali e un miglioramento delle medie dei porti meridionali che erano lievemente indietro rispetto ai a quelli del Nord.
In Italia il 92,6% delle dichiarazioni viene sdoganato entro cinque minuti. In particolare, spiega l’Agenzia, gli operatori hanno facoltà di utilizzare il fascicolo elettronico “sia per la dichiarazione “Ordinaria c/o dogana” (art. 162 del Cdu) sia per la dichiarazione ‘Ordinaria c/o luogo’ (art. 139 del Cdu)”.