Dopo il mega hackeraggio al network Sony-Playstation, spunta un
altro problema di sicurezza e privacy per gli utenti della rete.
Facebook potrebbe aver rivelato accidentalmente negli ultimi anni
alcune informazioni personali degli utenti a soggetti terzi, in
particolare inserzionisti. È quanto sostiene sul proprio
blog ufficiale Symantec, la società specializzata in sicurezza
informatica.
Secondo Symantec, oltre ad avere accesso alle informazioni
personali come profili, fotografie e chat, i soggetti terzi
potrebbero aver avuto la capacità anche di postare messaggi.
"Fortunatamente, queste terze parti potrebbero non essersi
rese conto della loro capacità di accedere a queste
informazioni", sostiene Nishant Doshi di Symantec, aggiungendo
che la società ha trasmesso un'informativa a Facebook.
Il problema riguarderebbe un bug nel social network, che avrebbe
esposto i dati personali a partire dal 2007.
Il più grande social network al mondo ha confermato la fuga di
dati e ha assunto misure per risolvere il problema. Symantec stima
che fino ad aprile 2011, 100mila applicazioni hanno avuto questa
perdita di dati. Nishant Doshi consiglia agli utenti del social
network di cambiare la password di accesso.
La replica di Facebook
"Sfortunatamente, il loro (di Symantec) rapporto presenta
qualche dato inaccurato. Specificamente, abbiamo condotto
un'indagine minuziosa che non ha fornito prove del fatto che
questa vicenda abbia portato a condividere informazioni private
sugli utenti con soggetti terzi non autorizzati", ha detto il
portavoce di Facebook Malorie Lucich in un comunicato.
Lucich ha detto che il rapporto non tiene neanche conto degli
obblighi contrattuali di inserzionisti e sviluppatori, che
proibiscono loro di ottenere o condividere informazioni sugli
utenti in un modo che "viola le nostre politiche".
Il portavoce ha anche confermato che la società ha rimosso le Api
(Application Programming Interface) superate di cui parla il
rapporto di Symantec.
Facebook conta oltre 500 milioni di utenti e sfida Google and
Yahoo! per il tempo trascorso online dagli utenti e per i ricavi da
pubblicità.