Le Pubbliche amministrazioni italiane sono sempre più connesse e omnicanali. E l’utilizzo di notebook, smartphone e tablet in ufficio stanno smuovendo l’interesse della PA nei confronti dello smart working, a patto di garantire risparmio e sicurezza all’organizzazione e alle attività quotidiane. Sono queste le principali indicazioni che emergono da un rapporto elaborato dal Network Digital4 in collaborazione con Wind Tre, che segnala una crescente attenzione alle prospettive offerte dal lavoro agile e, allo stesso tempo, all’importanza di essere protetti dai rischi informatici quando si lavora. Se a tutto questo si aggiunge una sforbiciata alla voce costo è ancora meglio.
Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione costituiscono un supporto strategico dei processi amministrativi della PA italiana in termini di efficienza e qualità nei servizi per i cittadini. Riduzione sensibile dei costi per la collettività e introduzione di sistemi innovativi di e-gov sono i grandi cambiamenti apportati dall’evoluzione digitale a livello di gestione e di relazione, in un’ottica avanzata di Citizen relationship management.
Costi e sicurezza le priorità – Un dato estremamente significativo riguarda le priorità indicate dalle PA rispetto ai piani di digitalizzazione: il risparmio sui costi, indicato dal 73% dei responsabili IT e la garanzia della sicurezza rispetto ai servizi utilizzati (70%). A seguire, a grande distanza, i manager segnalano la necessità di fornire terminali e connettività a un numero crescente di dipendenti (32% del campione) e di aumentare la capacità di navigazione in termini di Giga (25% del panel).
Rispetto al tema della riduzione dei costi, infine, il 39% delle aziende sta valutando formule tariffarie flat mentre 7 aziende su 10 (70%) stanno pensando di rivolgersi a soluzioni in cloud per ridurre i costi di gestione e manutenzione delle infrastrutture (citando come esempio il centralino virtuale).
Gli esperti che hanno curato la survey hanno inoltre mappato le attività per le quali viene utilizzata la connessione Internet da parte dei dipendenti statali. Quasi 9 aziende su 10 (85%) si connettono per gestire la posta elettronica, segno che i processi di dematerializzazione iniziano a portare un cambiamento virtuoso, rispetto a un mondo incentrato fino a poco tempo fa esclusivamente sulla comunicazione cartacea. Al secondo posto della classifica c’è l’utilizzo della intranet aziendale, che indica l’uso intensivo della connessione da parte del 67% delle Pubbliche Amministrazioni intervistate. A connettersi al Web per lavorare con il gestionale sono 5 aziende su 10, seguito da un 49% che usa la Rete per accedere alla rubrica dei contatti, a pari merito con chi si connette per risolvere i processi di gestione documentale.
Spinta mobile da notebook e smartphone – Secondo il rapporto di Digital4 e Wind Tre è essenziale “mettere i cittadini e le imprese al centro dell’azione amministrativa, riorganizzando in termini tecnologici i processi di back office e di front office attraverso un cambiamento che molte PA propongono anche all’interno dell’organizzazione, prevedendo adeguati strumenti di cooperazione tra processi e servizi di diversi enti”. L’uso delle tecnologie digitali a supporto dell’operatività quotidiana delle Pubbliche amministrazioni nostrane si concentra oggi su una combinazione di soluzioni in cui il binomio personal computer e telefono fisso rimane predominante.
I dipendenti di tutte le PA, nessuna esclusa, utilizzano infatti ogni giorno il pc e il 93% delle aziende pubbliche utilizza il telefono fisso. Da segnalare il matrimonio con il mobile di molti Comuni ed enti locali: il 72% delle aziende impiega notebook a supporto del loro lavoro, mentre il 66% usa gli smartphone, il 23% i tablet e il 13% le webcam. Per motivi legati alla governance e alla sicurezza, i dipendenti adoperano prevalentemente dispositivi aziendali. Solo il 15% delle aziende intervistate ammette il principio del Bring your own device.
Cresce l’interesse per lo smart working – A fronte delle scelte che orientano le valutazioni e gli investimenti futuri della PA italiana, la ricerca ha messo in luce chiari segnali di cambiamento rispetto alla realizzazione di servizi necessari per abilitare lo smart working. Più di 4 aziende su 10 (43%) alla domanda “Sareste interessati alla possibilità di offrire ai dipendenti un ampio serbatoio di Giga a cui ognuno di loro potrebbe liberamente attingere, a seconda delle esigenze di lavoro?”, hanno risposto positivamente, con uno spaccato di dettaglio che rende ancora più evidenti i trend. Il 31% dei sì precisa che la connessione dati è fondamentale a supporto dello smart working e il 22% dei sì conferma l’esigenza di connessione dati da parte dei dipendenti.
Dalle interviste ai responsabili dei sistemi informativi della PA italiana emerge naturalmente l’importanza di garantire connessione Internet performante, per garantire il processo di digitalizzazione degli enti pubblici. Processi più snelli ed efficienti si traducono, spiega il report, in una capacità maggiore di intercettare in maniera più efficace il consumatore/cittadino digitale ma anche ottenere maggiore efficienza interna, a beneficio di un netto miglioramento dei servizi pubblici.
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