Quarantacinque milioni di euro in tre anni (2007-2009) per
trasformare il Paese, senza sprechi e puntando all’efficienza
di sistema. È lo scopo del programma Elisa (Enti locali
innovazione di sistema) gestito da Pore (Progetto Opportunità
delle Regioni in Europa – Struttura di missione della Presidenza
del Consiglio dei Ministri alle dipendenze funzionali del
Ministro per i Rapporti con le Regioni), su cui si è fatto il
punto oggi ad Euro PA, il salone delle autonomie locali che si
tiene a Rimini dal 1 al 3 aprile. Nell’ambito del convegno
“Innovare in tempi di crisi: le strategie degli enti locali e
il Programma Elisa” sono stati presentati i nuovi sei progetti
ritenuti finanziabili lo scorso febbraio 2009 per la seconda
edizione di Elisa. Si tratta del progetto SdM (capofila unione
Comuni Grecia Salentina) che intende favorire il recupero, la
conservazione e la valorizzazione del patrimonio immateriale di
tradizioni musicali e orali di Basilicata, Lazio, Umbria, Puglia
e Campania, attraverso la sua digitalizzazione; i programmi
Scacco (Salerno), Git (Milano) e Fed.Fis (Roma) garantiranno
invece, ai Comuni coinvolti una maggiore efficienza nelle
attività di quantificazione, pagamento, riscossione e gestione
dei tributi locali, integrando processi e servizi comunali con le
basi dati cartografiche e assicurando una migliore attività di
governance, pianificazione e controllo del territorio. Log-in Med
(provincia di Catania), invece, attraverso due piattaforme
logistiche integrate lungo il corridoio terrestre e complementari
lungo le autostrade del mare, realizza un sistema di
acquisizione, elaborazione e diffusione delle informazioni
sull’offerta di trasporto migliore per ogni tipologia di merce.
Gim (provincia di Milano), infine, punta a un governo della
“mobilità diffusa” pubblico-privata su scala regionale o di
Città Metropolitana. L’obiettivo è avere un rilevamento dei
flussi di traffico a livello urbano ed extraurbano, anche
mediante la gestione delle flotte di trasporto pubblico e il
controllo dei flussi di mezzi pesanti., anche in caso di eventi
critici (incidenti, meteo, cantieri, manifestazioni, emergenze).
“A seguito dell’avvio del Programma si è innescata una
spirale virtuosa, per la quale gli enti locali continuano a
manifestare la voglia di investire in innovazione tecnologica e
in soluzioni che restituiscano servizi ai territori e
diminuiscano gli oneri a carico dei cittadini nell’ottica
dell’ottimizzazione delle prestazioni fornite dalla pubblica
amministrazione – spiega Ernesto Somma, coordinatore Pore
e responsabile progetto Elisa – Gli ambiti di intervento
sono stati il mondo del lavoro, il federalismo fiscale,
l’infomobilità, la qualità dei servizi, la tutela dei nostri
beni culturali. È un importante risultato che coinvolge
direttamente le amministrazioni locali e le rende protagoniste e
partecipi, in un momento cruciale, del rilancio dell’economia
del Paese”. Solo per il primo bando, i progetti approvati e
in via di esecuzione, hanno un bacino di utenza di oltre trenta
milioni di persone, dal nord al sud della penisola. Con i
progetti ritenuti finanziabili nel secondo bando si mantiene
l’asse strategico delle aree metropolitane e del Mezzogiorno,
estendendo l’ambito di intervento anche alla tutela dei beni
culturali.