PA DIGITALE

Inail, riorganizzazione all’insegna del digitale

Stefano Tomasini, responsabile della direzione centrale Organizzazione digitale: “Tra il 2017 e il 2018 avvieremo un percorso di razionalizzazione delle funzioni che libererà personale da destinare ad aree più centrali”

Pubblicato il 04 Apr 2017

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“La riorganizzazione dei processi interni è stata orientata a cambiare il più possibile i comportamenti, in coerenza con gli spunti che gli strumenti mettono a disposizione. Oltre ad aver creato l’infrastruttura organizzativa, abbiamo pubblicato il nuovo portale Intranet e abbiamo avviato un percorso di ridefinizione dei processi organizzativi interni per tutta l’area del back-end, sia per la direzione centrale che per la struttura sul territorio”. Lo dichiara Stefano Tomasini, responsabile della direzione centrale Organizzazione digitale dell’Inail, nel corso di un’audizione nella commissione d’inchiesta sulla digitalizzazione della PA. “Il progetto back-end – ha spiegato – è intervenuto per razionalizzare e standardizzare i processi interni, cercando di utilizzare le applicazioni e le piattaforme a supporto”.

“Quando parliamo di infrastruttura – ha poi puntualizzato – s’intende sia la componente organizzativa, cioè le persone che hanno il compito di governare l’area digitale all’interno dell’Istituto, sia l’infrastruttura tecnologica per governare in maniera molto più puntuale ed efficace i processi di gestione”.

“Nel corso del 2017 e del 2018 verranno implementati i nuovi processi del back-end, con un percorso di razionalizzazione e di coinvolgimento delle persone sul territorio, con una centralizzazione delle funzioni che libererà personale per le attività più legate all’area istituzionale dell’Inail, sia nella componente assicurativa che in quella sanitaria – ha annunciato Tomasini – Questo anche in considerazione del fatto che il personale è in riduzione (circa mille unità in meno negli ultimi cinque anni) e quindi il vertice vuole utilizzare la leva del digitale per mettere a disposizione le persone nelle altre aree”.

Per quanto riguarda le forniture, Tomasini ha detto che Inal “ha esternalizzato alla Consip il processo di individuazione del contraente, dall’altro abbiamo investito nella fase della gestione della relazione coi fornitori”.

“Abbiamo costruito un indicatore di rating sulle forniture – ha puntualizzato – questo strumento, che continuiamo a far evolvere, è stato ripreso anche dall’Agid per l’attività di monitoraggio sulle forniture”.

“Il vendor rating – ha spiegato – ha una finalità di miglioramento della fornitura, piuttosto che sanzionatoria: si inserisce in un’attività più complessiva di gestione delle forniture, che ha visto anche l’attivazione di comitati di governo dei contratti, e vede periodici allineamenti del personale interno coinvolto nella fornitura e di quello dei fornitori, finalizzati a individuare le aree di miglioramento”.

Tomasini ha poi fatto il punto sugli investimenti, ribadendo quanto detto in un’intervista a CorCom. “Abbiamo avviato nell’ultimo periodo investimenti sul tema del digitale, con una programmazione strutturata dal 2013, la governance sull’IT è uno dei temi sotto la nostra attenzione. Stiamo avviando la programmazione per gli anni 2017- 2019, i nostri piani triennali non sono a scorrimento, prendono a riferimento un triennio che teniamo fermo, si tratta di un piano molto incentrato sulle aree di business con grande attenzione all’utente, fino ad oggi abbiamo avuto una particolare attenzione per gli open data, e l’accesso al nostro canale open data vede un crescente interesse da parte dell’utenza”.

“Per quanto riguarda i servizi digitali registriamo un crescente accesso al portale Inail con 26 milioni di visualizzazioni sull’anno – ha aggiunto Tomasini – Registriamo una crescita anche sui servizi online messi a disposizione della nostra utenza”.

“Nella nostra ultima gara applicativa, aggiudicata a settembre 2016, abbiamo previsto con la Consip un meccanismo di dual sourcing nella gestione della fornitura – ha concluso – La nostra gara applicativa prevede quattro lotti: assicurativo, digital front-end, sanitario e prevenzione e ricerca. Sono sostanzialmente lotti contigui, su cui abbiamo previsto la possibilità che a seguito di verifiche condotte col fornitore, secondo l’analisi strutturata del vendor rating, si passi al fornitore del lotto contiguo nel momento in cui la fornitura non desse i risultati previsti e auspicati. È stato un modo per sollecitare anche i fornitori su modalità strutturate di valutazione delle forniture, soprattutto per quello che riguarda gli elementi di risultato”.

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