Il valore di mercato dell’Internet of Things è “gonfiato”. Lo dice Strategy Analytics in uno studio che smentisce previsioni “super-ottimistiche”: secondo alcuni analisti il giro d’affari dell’Iot toccherebbe quota 3mila miliardi nel 2025. “Impossibile – ha detto Harvey Cohen, presidente di Strategy Analytics – si deve parlare di miliardi, non di migliaia di miliardi”.
Secondo il report della società di analisi (decision maker IT in nove mercati verticali negli Usa, Uk, Francia e Germania), la maggior parte dei progetti IoT sono ancora fermi alla fasi di trial, lo sviluppo è tuttora di dimensioni limitate. E soprattutto rimangono significativi ostacoli non risolti al decollo: problemi di sicurezza, integrazione e sistemi legacy i principali, oltre a proliferazione di standard, privacy e compliance. Insomma siamo lontani da condizioni in grado di far lievitare il mercato degli oggetti connessi.
La spesa globale IT si stima che passerà dai 3mila miliardi di dollari del 2015 ai quasi 5mila del 2025. Da 120 a 300 miliardi nel 2025 invece il giro d’affari stimato per l’Iot, pari al 7% dell’IT spending totale. Cifre caute, per la società d’analisi che osserva: “Del resto l’Internet degli oggetti nn potrebbe essere più grande di tutto il settore IT”.
Ciononostante l’Iot offre “indubbiamente significativi risparmi di costi e miglioramento dell’efficienza, oltre a nuove opportunità di business”, dice Strategy. La maggior parte del valore di mercato deriverà da servizi, con grosse opportunità ma forte concorrenza per vendor come Ibm, Cisco, Sap, Microsoft, Accenture, Capgemini.