Entro il 2030 il prezzo di un Bitcoin potrebbe toccare i 500mila dollari. Ad avanzare questa previsione sono Peter Smith, ceo e cofondatore di Blockchain, società hi-tech specializzata in dati e finanza, e Jeremy Liew, primo investitore di Snapchat. Le proiezioni elaborate dalla coppia per Business Insider poggiano su alcuni ragionamenti precisi.
Il primo riguarda le rimesse, che sono probabilmente l’attività che meglio si presta ai sistema monetario Bitcoin (basse commissioni, nessun limite di importo, garanzia dell’anonimato e sicurezza delle transazioni). Secondo i dati della Banca Mondiale le rimesse effettuate tramite la criptovaluta più utilizzata al mondo valgono oggi lo 0,75% del Pil mondiale. L’aumento dei trasferimenti in Bitcoin è naturalmente un aspetto che aiuterà una maggiore diffusione e conoscenza di questo strumento.
A questo, sottolineano Smith e Liew, si aggiungono altri fattori. L’incertezza politica negli Stati Uniti, nel Regno Unito e nelle nazioni in via di sviluppo è uno di questi e il Bitcoin potrebbe avvantaggiarsene, diventando una moneta rifugio in situazioni di rischi geopolitici ed economici. I due manager citano poi la crescita delle transazioni mobili. L’aumento delle transazioni cashless, l’utilizzo maggiore degli smartphone e gli investimenti della telefonia mobile permetteranno di avere una banca in tasca. Bitcoin potrebbe conquistare questa nuova fascia di consumatori all’avanguardia e affamati di tecnologia. Gli stessi che potrebbero decidere di pagarsi in Bitcoin la casa a Roma, come permette di fare da pochi giorni e per la prima volta al mondo il gruppo Barletta.
Traducendo tutti questi fattori in numeri, Smith e Liew hanno elaborato un modello matematico che li ha spinti a fissare il valore di Bitcoin al 2030 a quota 500mila dollari. Calcolando che nel momento in cui scriviamo un Bitcoin ne vale circa 1.200, si capisce bene perché questa previsione faccia notizia.
Secondo le loro stime la rete degli utenti crescerà di 61 volte nei prossimi 13 anni e nel 2030 rappresenterà il 5% della popolazione mondiale. Dal 2013 al 2017 la rete è cresciuta da 120mila a 6,5 milioni di utenti, con un tasso di aumento che, se confermato, porterebbe la quota degli utilizzatori di Bitcoin a 400 milioni nel 2030. Sarà l’interesse e il portafoglio della finanza che conta, in particolare degli investitori istituzionali, a spingere la capitalizzazione di mercato verso i 10 trilioni di dollari e il valore dei Bitcoin medio per utente sui 25mila dollari. Oggi, calcolando una capitalizzazione di mercato di oltre 19 miliardi e 6,5 milioni di utenti, lo stesso valore si attesta sui 2.500 dollari in Bitcoin. Naturalmente il dossier di Smith e Liew va preso per una previsione, che per sua natura è suscettibile di errore. Per verificare la stima non resta che aspettare il 2030.