L’ossessione di Jeff Bezos, Ceo e fondatore di Amazon, è da sempre quella di cavalcare l’onda del successo che è riuscito a ottenere anticipando i tempi del mercato, rischiando se necessario anche qualche fallimento, ma arrivando per primo a individuare i settori più promettenti del mercato. Questo “non accontentarsi” è alla base della ventesima lettera agli azionisti scritta da Bezos, in cui li mette in guardia sulla necessità di rimanere una “day one company”, una società cioè nella prima fase del proprio ciclo di vita, in cui deve ancora dimostrate la maggior parte delle proprie potenzialità. Il rischio da evitare, secondo Bezos, è quello di “sedersi”, di diventare una “day two” company, più matura e meno “assetata di successo”: per riuscirci è necessario prendere decisioni con estrema velocità e rimanere “ossessionati” dalla centralità del cliente.
“Day 2 rappresenta la stati – scrive Bezos – una fase seguita poi dall’irrilevanza, e da uno straziante e doloroso declino, che porterà alla morte”. Anche per questo la strategia che l’azienda ha sempre proposto agli azionisti è stata quella di investire avendo come obiettivo il lungo periodo prima che i profitti immediati.
“Rimanere nel ‘Day 1’ richiede pazienza nello sperimentare – scrive Bezos – accettare I fallimenti, piantare semi, proteggere gli alberelli, e di raddoppiare gli sforzi quando si incontrano i gusti e le esigenze dei clienti”. La ricetta, sottolinea, è quella di una scelta culturale di “essere ossessionati dai clienti” e dalle loro esigenze.
Quanto al rischio del “Day2”, in quella situazione “si smette di guardare ai risultati e si sta soltanto attenti alla corretta esecuzione delle procedure. Non è così raro sentire giovani difendere un cattivo risultato dicendo ‘Abbiamo seguito le procedure”, mentre un leader più esperto potrebbe usare questo campanello d’allarme come un’opportunità per capire e migliorare i processi”.
“Il mondo può spingerti nel ‘day 2’ che non sei capace di abbracciare velocemente i trend più promettenti. Se si combattono, si combatte il futuro, mentre se si abbracciano in tempo si avrà il vento a favore”. Per riuscirci servono decisioni veloci, scrive Bezos, ma non di bassa qualità: “Si deve essere bravi a riconoscere velocemente le tendenze, e a correggere le decisioni sbagliate. Se si è abbastanza, anche gli errori potranno costare meno di quando si temesse”