IL PIANO

Banda ultralarga, Sardegna “all fiber” nel 2018: sul piatto 82 milioni

La Giunta ha approvato lo stanziamento delle ulteriori risorse necessarie per cablare il territorio. Il governatore Pigliaru: “Piano cruciale per lo sviluppo dell’isola”

Pubblicato il 14 Apr 2017

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Parte la seconda fase del piano della Regione per dotare tutti i centri della Sardegna della banda ultra larga che porterà alla copertura completa del territorio regionale entro la metà del 2018 e l’attivazione della connessione ad almeno 30 Megabit al secondo in tutti i Comuni entro il 2020.

Dopo un primo intervento di 56 milioni di euro riguardante 313 centri “a fallimento di mercato” (in cui i privati non hanno interesse a intervenire) in 20 di dei quali le opere sono state concluse, la Giunta ha deliberato lo stanziamento di altri 82 milioni per i rimanenti 39. In realtà si tratta di interventi che riguardano anche alcune zone di altri 38 centri della prima fase del piano. Gli ulteriori fondi stanziati – 66 milioni del Fondo di sviluppo regionale, e 16 del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale – portano l’investimento totale per dotare tutta la Sardegna della connessione internet super veloce a 144 milioni di euro. Si prevede che entro l’estate il cavo verrà posato in altri 100 comuni.

“Un programma cruciale per lo sviluppo dell’isola che serve anche a costruire una strategia per lo sviluppo delle zone interne”, ha spiegato il presidente della Regione Francesco Pigliaru nell’illustrare gli interventi assieme agli assessori agli Affari Generali Filippo Spanu e agli Enti Locali Cristiano Erriu. Il capo dell’esecutivo non ha nascosto i problemi che hanno caratterizzato la prima fase dell’intervento dovuti soprattutto al sovrapporsi di competenze ed enti nelle autorizzazioni per gli scavi. Si è quindi deciso di procedere con il metodo delle conferenze di servizio che serviranno ad accelerare il processo.

“Dobbiamo lavorare per semplificare le procedure”, ha detto Pigliaru sottolineando il ruolo di “regia e impulso” riservato all’amministrazione. Il presidente della Giunta ha poi messo in evidenza come la Sardegna possa “diventare il luogo di sperimentazione delle connessione wireless nelle zone a scarsissima densità abitative”. Nelle more dell’attuazione del programma, ha assicurato Pigliaru, verrà accelerata la connessione per le scuole che sarà a 100 Megabit, così come quella per gli edifici pubblici e gli ospedali. L’assessore Spanu – che ha avuto il mandato dalla Giunta per siglare l’accordo quadro col Mise per completare il piano – ha inoltre spiegato che anche nella nuova fase il soggetto attuatore sarà Infratel, società in house del Ministero dello sviluppo economico.

“Ciò consentirà”, ha sottolineato, “di poter accendere la rete man mano che viene completata, anche per singoli ambiti, senza attendere il completamento dell’intero intervento”. Erriu ha messo in evidenza “l’importante sforzo organizzativo di tutti gli uffici interessati” per l’apertura di decine di cantieri e ha ricordato “il ruolo di stimolo” della Regione per fare i modo che i tempi vengano rispettati.

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