L’Italia corre verso gli standard europei: stando al rapporto di Agcom sullo stato delle reti italiane a banda larga, il nostro Paese è riuscito a bruciare le tappe nel giro di 12 mesi, con un aumento esponenziale relativo agli accessi a banda larga e ultra-larga. Si tratta di una notizia importantissima sia nel computo del digital divide, sia per le nuove infrastrutture che hanno consentito la diffusione sempre più massiccia delle connessioni Internet superveloci. Da sottolineare, poi, che insieme alla banda larga stiamo assistendo anche ad una diffusione capillare dell’Adsl, soprattutto per via della concorrenza della fibra ottica e dei prezzi sempre più bassi e competitivi.
Italia e banda larga: i dati del rapporto Agcom
L’Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha pubblicato a dicembre 2016 la sua consueta analisi annuale sullo stato delle tecnologie di connessione in Italia, ed i risultati raggiunti nell’arco di 12 mesi sono stati davvero interessanti. Secondo le rilevazioni condotte, infatti, si è giunti alla conclusione che attualmente in Italia sono stati superati i 15 milioni di accessi complessivi da banda larga, con un aumento di +600.000 unità rispetto a gennaio dello stesso anno. Inoltre, superano il milione di accessi complessivi anche i device mobile come ad esempio gli smartphone (+720.000 rispetto a gennaio 2016), il che rappresenta un dato ulteriormente importante per avere una panoramica dello stato di salute delle connessioni Internet nel nostro Paese.
Internet in Italia: cresce la fibra ma l’Adsl resiste
Nonostante tutti i progressi fatti a livello territoriale dalle infrastrutture a banda larga e dalla fibra ottica, l’Adsl resiste al nuovo che avanza e dimostra di essere ancora particolarmente apprezzata dagli italiani. Pur essendo vero che l’Adsl perde un po’ in velocità, soprattutto se paragonata alla fibra, è certo che vede un riscontro in termini di prezzo, soprattutto considerando che oggi è possibile trovare tante promozioni e offerte adsl, caratterizzate da prezzi estremamente bassi e convenienti. Se da un lato la fibra ottica rappresenta l’immediato futuro per adeguarsi alle velocità di connessione del resto d’Europa, dall’altro l’Adsl rimane una certezza che molti sfruttano per tagliare le spese al minimo, ma senza rinunciare ad una connessione che garantisce comunque una ottima velocità di navigazione.
Banda ultra-larga: qual è la situazione regione per regione?
Il ritardo nei confronti dei cugini europei c’è, ed è ancora abbastanza ampio: la suddetta forbice relativa alla diffusione capillare della banda larga e ultra-larga, però, si va via via riducendo in favore del diritto di accesso alle informazioni digitali soprattutto per chi abita in territori fuori mano. Ed ecco che le notizie migliori in merito alla diffusione della banda larga e alla creazione di nuove infrastrutture riguarda soprattutto il centro-nord: stando alle rilevazioni del Mise, infatti, le unità abitative attualmente connesse alla banda a 100 Mbps sono decisamente più alte in regioni come la Lombardia (25%), il Lazio (22%), la Liguria e l’Emilia Romagna (13%). La situazione al Sud, invece, appare ancora poco positiva, per via di un digital divide che si dimostra molto presente, a dispetto della creazione di nuove reti avviata nel 2016.